Roma, diciottenne cade da 6 metri per scattare delle foto: è in gravi condizioni

Il ragazzo era entrato con due amici in uno stabile abbandonato e pericolante, con lo scopo di fare qualche scatto per i social. Trasportato in urgenza all'ospedale, non è in pericolo di vita.

Redazione
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Nella notte tra il 10 e l’11 maggio, intorno a mezzanotte un diciottenne è caduto da 6 metri in uno stabile in disuso a Roma. La vicenda è avvenuta nell’ex fabbrica penicillina, in via Tiburtina 1040.

Il ragazzo, insieme a due amici, era entrato nell’edificio con lo scopo di utilizzarlo come ambientazione per fare qualche scatto per i social. Il loro obiettivo era salire sul tetto per scattare delle foto notturne. Lo stabile pericolante è in disuso e nel tempo è stato più volte occupato abusivamente e sgomberato dalle autorità. La loro presenza nei piani superiori dell’edificio pericolante ha provocato la caduta di una lastra di metallo leggero del solaio, che ha portato giù anche uno dei ragazzi di diciotto anni.

A causa della caduta da 6 metri, è stato urgentemente trasportato dall’ambulanza in codice rosso all’ospedale Policlinico Umberto I, e ricoverato in gravi condizioni. Le sono state riscontrate fratture alle costole, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Roma caduto 18enne
Roma, ex fabbrica di penicillina

Sono intervenuti prontamente vigili del fuoco e carabinieri della stazione di San Basilio e della compagnia di Monte Sacro. Le indagini per chiarire le dinamiche dell’incidente sono in atto. I ragazzi rischiano una denuncia per invasione di terreni o edifici secondo l’articolo 633 del codice penale, che recita: “chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da euro 103 a euro 1.032”.

Roma, l’ex fabbrica di penicillina

Lo stabile pericolante in cui è accaduto il fatto è l’ex fabbrica di penicillina LEO Roma, un edificio industriale in via Tiburtina, adibito in passato alla produzione dell’antibiotico penicillina. È stato inaugurato nel 1950 come prima fabbrica italiana produttrice di penicillina, è ormai abbandonato da anni e versa in condizioni pessime. Il Tribunale di Spoleto ha dichiarato che “si trova in completo stato di abbandono e incuria con alcuni edifici privi di qualsiasi finitura e di impianto e che hanno mantenuto soltanto la struttura in cemento armato sono stati trovati rifiuti di vario genere”

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