Sanità, 5 milioni di italiani non possono permettersi lo psicologo, una visione classista inaccettabile

Redazione
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Secondo il presidente nazionale dell’Ordine degli Psicologi, David Lazzari, la mancanza di una rete pubblica di sostegno psicologico è un gravissimo ostacolo alla prevenzione, all’individuazione precoce dei problemi e alla promozione della resilienza. Questo vuoto porta ad una crescita delle difficoltà, con conseguenze umane, sanitarie e sociali pesanti.

Nonostante anni di discussioni sull’importanza di psicologi nelle scuole e nei servizi di base, i fatti non corrispondono alle promesse fatte. La psicologia rimane un bene elitario, accessibile solo a chi può permetterselo, una visione limitata e classista che non può essere accettata.

Coloro che considerano la psicologia una spesa dovrebbero informarsi sui benefici che gli interventi psicologici possono portare. I dati del bonus psicologico, emersi dal Progetto PsyCare realizzato con il Cnop, sono chiari: risparmi per 312 milioni di euro sono stati generati da un investimento di 25 milioni in un solo anno nel settore del lavoro. La professione psicologica è vitale per gli interessi del Paese e lotta affinché i bisogni psicologici siano riconosciuti e trattati con dignità in tutti gli ambiti della vita.

L’assistenza psicologica dovrebbe essere un diritto accessibile a tutti, gratuitamente. Il 98% degli italiani è convinto che questo sia vero, mentre il 74% ritiene che l’assistenza psicologica debba essere garantita allo stesso modo delle cure mediche. Queste sono le conclusioni di un’indagine svolta dall’Istituto Piepoli per conto del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, presentata in occasione del convegno “35 anni dalla legge della professione psicologica”.

Gli italiani chiedono un aumento dell’assistenza psicologica in diversi settori. La presenza di psicologi negli ospedali, nei servizi sociali e per l’assistenza domiciliare è considerata importante dal 97% della popolazione. Anche negli ambienti scolastici, nei luoghi di lavoro e nello sport, gli italiani vedono un ruolo cruciale per gli psicologi.

Lo psicologo di base, tanto discusso negli ultimi anni, è conosciuto da metà degli italiani, ma gradito dall’81%. La presenza dello psicologo a scuola è vista come molto o abbastanza importante dall’85% della popolazione. Si ritiene che i compiti degli psicologi scolastici debbano includere l’individuazione precoce dei problemi degli studenti, la promozione di competenze psicologiche e la collaborazione con le famiglie e i docenti.

Infine, sette italiani su dieci credono che investire nel benessere psicologico della popolazione possa migliorare anche la situazione economica del Paese.

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