Calcio, Abodi dà il benservito alla Covisoc: il governo controllerà i conti delle squadre

Una proposta di riforma nel mondo dello sport professionistico italiano ha innescato un acceso dibattito, mettendo in discussione il principio dell'autonomia sportiva nel Paese rispetto alle decisioni governative

Redazione
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Il Ministero dello Sport ha elaborato una bozza di testo legislativo che prevede l’istituzione di una nuova agenzia per la “vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche“. Tale agenzia, preposta per essere incardinata presso il dicastero guidato da Andrea Abodi, ex presidente della Lega B e del Credito Sportivo, avrebbe potestà regolamentare autonoma, in linea con altre authority indipendenti pubbliche.

Abodi: riforma necessaria per una maggiore trasparenza

L’emendamento proposto dal ministro dello sport, Andrea Abodi prevede che la Presidenza del Consiglio nomini un’autorità composta da tre figure e una trentina di controllori, con un costo stimato per i club controllati di 2,5 milioni di euro. Tale autorità avrebbe il compito di esprimere un parere vincolante sull’iscrizione delle squadre ai campionati, concentrando così il controllo economico e finanziario delle società sotto l’egida governativa.

Il ministro Abodi continua a sostenere che tale riforma sia necessaria per porre fine alla gestione arbitraria dei conti delle società di calcio e per garantire una maggiore trasparenza e sostenibilità finanziaria nel panorama sportivo italiano. Resta da vedere come questa proposta sarà accolta e se porterà a un effettivo miglioramento nel sistema di controllo e gestione delle società sportive nel Paese.

Opinioni contrastanti sulla nuova proposta

La proposta, attualmente in fase di esame da parte del Consiglio dei ministri, prevede anche altre misure all’interno di un decreto interamente dedicato allo sport. Tuttavia, una delle principali conseguenze di questa proposta sarebbe l’esautorazione della Covisoc, la Commissione di vigilanza della Figc, e coinvolgerebbe anche la Comtec della Federazione Italiana Pallacanestro. Secondo il ministero, tale agenzia segue una logica simile a quella già in atto in Spagna e riflette una tendenza anche nel Regno Unito, dove la Premier League è sempre più monitorata dal governo britannico.

Come previsto, la proposta non è stata priva di critiche e preoccupazioni. Alcuni osservatori notano che le società che partecipano alle competizioni europee sono già soggette a un rigoroso controllo da parte dell’UEFA, mentre altri temono possibili tensioni con le istituzioni internazionali come UEFA e FIFA a causa di questa maggiore ingerenza governativa nel mondo del calcio. Al contrario, alcuni dei presidenti delle società sportive si sono dimostrati favorevoli alla novità, vedendo in essa una risposta alle richieste di autonomia della Lega di Serie A, proclamate da figure di spicco come il presidente Lorenzo Casini e il presidente della Lazio, Claudio Lotito.

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