Pedopornografia: nel 2023 oltre 132 casi di sextortion

Nel vasto panorama della criminalità online, uno dei fenomeni più insidiosi e in continua espansione è senza dubbio la sextortion. Questa forma di ricatto digitale sfrutta materiale sessualmente esplicito, come foto o video intimi, inviati inizialmente dalla vittima all'estorsore, per minacciarne l'esposizione pubblica o la diffusione a parenti, amici o su piattaforme online

Redazione
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Secondo l’ultimo rapporto della Polizia Postale, presentato in occasione della giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, il fenomeno della sextortion è in costante crescita. Dai 118 casi registrati nel 2022, si è passati a 132 casi nel 2023, un incremento significativo che sottolinea la portata sempre più diffusa e preoccupante di questa minaccia digitale.

Ancora più inquietante è il coinvolgimento dei preadolescenti in queste pratiche. Nel 2023, sono stati segnalati 353 casi di adescamento online, con la conferma che la fascia più colpita è compresa tra i 10 e i 13 anni (ben 200 casi). Dati che sottolineano la vulnerabilità dei giovani di fronte alle minacce del mondo digitale e l’importanza di un’educazione mirata alla prevenzione e alla consapevolezza dei rischi. 

Estorsioni e pedopornografia: la prevenzione è la prima difesa

La Polizia Postale, istituzione incaricata della prevenzione e del contrasto della criminalità cibernetica a tutela dei minori, ha reso noto che nel corso del 2023 sono stati analizzati complessivamente 28.355 siti web, di cui quasi 2800 sono stati inseriti nella blacklist dei siti contenenti materiale di sfruttamento sessuale minorile. Inoltre, solo nel 2023 sono state individuate e denunciate 1.131 persone, accusate di aver condiviso immagini di abusi sessuali su minori: la maggior parte di questi criminali sono individui incensurati di sesso maschile, spesso anche molto giovani.

Per contrastare questo orribile crimine, la Polizia Postale non si occupa solo di dare la caccia ai malviventi che contattano ragazzini online o di chiuderne i siti illegali, ma si attiva anche per svolgere un lavoro di sensibilizzazione e prevenzione per rendere noto il fenomeno alle potenziali vittime e alle famiglie.

Nonostante la vasta portata di tali comportamenti e la forte esposizione online dei giovani, in molti tendono a pensare che solo di rado possa capitare di imbattersi in un predatore online. Essere in possesso delle informazioni corrette permette alle persone di mantenersi in allerta per fronteggiare potenziali minacce. Pertanto, attraverso iniziative e collaborazioni con il settore privato, la Polizia si impegna a diffondere una cultura della sicurezza digitale e a rendere la rete un luogo più sicuro per tutti gli utenti.

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