Nel Bioparco di Roma si è tenuto oggi l’incontro “Benessere dei Grandi Primati. Cambiare si può”, a cui ha partecipato la famosa scienziata inglese Jane Goodall. Il tema trattato è stato quello della cura e conservazione delle scimmie antropomorfe. La primatologa e ambientalista, infatti, è nota soprattutto per i suoi studi sugli scimpanzé. Nel meeting è stato presentato il “Coordinamento ABC” (Antropomorfe: Benessere e Conservazione) tra il Bioparco di Roma, il Parco Natura Viva di Verona, il Safari Ravenna e il Bioparco di Sicilia.
Questa associazione, tra i diversi giardini zoologici italiani, ha lo scopo di accordarsi sul trattamento degli scimpanzé con l’obiettivo di migliorare la qualità della loro vita sia fisicamente che psico-socialmente. Molti dei primati negli zoo italiani hanno vissuto una vita traumatizzante, tolti alle madri dai bracconieri e trafficanti e allevati in cattività. Alcuni di loro sono quindi stati sequestrati dalle autorità. Per il loro benessere si ritiene necessario un percorso di recupero psicologico e di socializzazione, per potenziare quelle competenze che non hanno potuto sviluppare nell’età infantile.
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La scienziata inglese si è detta felice di essere stata invitata nel nostro Paese, poiché riconosce quanto alcuni zoo italiani stiano contribuendo a migliorare la condizione degli animali in cattività. Sottolinea che è necessario fornire strutture all’avanguardia a una specie intelligente e versatile come gli scimpanzé in modo che possano rispondere a tutti i loro bisogni. Goodall spera che sia accolta “la proposta di un Decreto Ministeriale mirato proprio a tutelare al meglio gli scimpanzé e gli altri primati. Per uno scimpanzé, nessuna struttura potrà mai essere paragonata alla vita libera in natura, quindi le strutture che li ospitano devono garantire le migliori condizioni di vita”.
Le iniziative del Bioparco di Roma
Sabrina Alfonsi, l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma, ha accolto la scienziata definendola “una donna simbolo di straordinario valore per il suo impegno per la pace, per la salvaguardia dell’ambiente e del futuro del Pianeta”. Per Alfonsi la sua presenza a questo evento evidenzia l’importanza del Bioparco della Capitale nel garantire una vita di qualità agli animali che ospita e inoltre ritiene che sia fondamentale insegnare alle giovani generazioni il rispetto per la vita animale, affinché in futuro le cose possano migliorare. L’Assessora poi ha voluto ringraziare la scienziata per il messaggio “che non basta imparare sulla natura, ma che è necessario imparare dalla natura”.
La professoressa Paola Palanza, presidente della Fondazione Bioparco, parla dei quattro esemplari di scimpanzé sequestrati dalle autorità e accolti nella capitale: “già più di venti anni fa abbiamo realizzato un’area all’avanguardia dedicata a questi primati, ‘Il Villaggio degli scimpanzé’” e “creato uno staff (…) per garantire il recupero psicologico e sociale degli individui e l’armonia del gruppo, nel massimo benessere ambientale possibile”.
La realtà del Parco Natura Viva di Verona e del Safari Ravenna
Cesare Avesani Zaborra, il CEO del Parco Natura Viva, ricorda la visita della scienziata inglese al parco di Verona dieci anni prima. “Ricerca, conservazione e divulgazione: questi i tre pilastri su cui si fonda il lavoro della primatologa dei quali abbiamo fatto tesoro”. Il parco ospita la colonia di scimpanzé più numerosa d’Italia con 10 esemplari, sui quali sono stati raccolti dati comportamentali per analizzare il loro stato d’animo ed emozioni. Il parco veronese supporta da anni il santuario degli scimpanzé a Tacugama in Sierra Leone, dove vengono salvati gli esemplari orfani dopo l’uccisione delle madri da parte dei bracconieri.
Il Safari Ravenna si occupa di un gruppo di sei scimpanzé appartenenti alla sottospecie Verus, tra le più minacciate in Europa. Gli scimpanzé nel 2015 sono stati sequestrati in Germania, poiché venivano tenuti in cattività nell’abitazione di un’ex addestratrice di circo. Il gruppo è stato inserito nell’EEP, un programma europeo di conservazione, che ha favorito la nascita di un cucciolo, primo esemplare appartenente alla sottospecie nato in Italia. Salvatore Ruffino, direttore scientifico del Bioparco di Sicilia, racconta che dal 2005 si occupano di due scimpanzé provenienti da un circo belga, quindi cresciuti in cattività.
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