Vannacci, lo sdegno della Cei: “Un ritorno a tempi bui”

I leghisti cercano di correre ai ripari in vista delle elezioni europee, soprattutto a seguito dell'intervista rilasciata dal generale a La Stampa. Dichiarazioni che non sono piaciute a molti e che hanno convinto Giorgetti e il partito stesso a cercare di distanziarsi dalla figura di Vannacci

Redazione
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L’ipotesi della candidatura dell’ex generale dell’esercito Roberto Vannacci tra le fila della Lega non aveva convinto i più già dalle prime discussioni in merito. Matteo Salvini, però, è stato irremovibile e solo pochi giorni fa il generale aveva confermato ufficialmente la sua corsa verso l’Europarlamento. “C’è chi candida una detenuta all’estero e noi non possiamo candidare un uomo che ha sempre difeso l’Italia?“, chiede Salvini quando qualcuno lo interpella sulla questione.

E quando qualcuno gli chiede cosa pensi delle idee del generale, autore del contestatissimo libro Il mondo al contrario, il leader leghista risponde lapidario: “Condivido alcune idee di Roberto Vannacci, non tutte“. In un quadro così poco chiaro si inserisce l’intervista del generale Vannacci a La Stampa, una sorta di celebrazione delle intenzioni e delle ideologie che però si è presto trasformata nell’elenco di tutte le particolari opinioni del generale, che hanno però mandato in subbuglio la Lega.

Matteo Salvini, terzo mandato
Matteo Salvini, leader della Lega

Mussolini è stato uno statista“, “Gli italiani hanno la pelle bianca“, “L’aborto non è un diritto” e per finire “Classi separate per i disabili“. Per quanto riguarda l’ultima affermazione, il generale non ha proprio dichiarato apertamente il suo piano, ma dalla parafrasi delle sue parole sembrerebbe proprio che il succo della questione sia questo: “Per gli studenti con disabilità mi affido agli specialisti. Un disabile non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri“. Sulla questione, oltre alle opposizioni, sono intervenuti in massa gli esponenti della Lega, quelli della maggioranza e anche la CEI.

La CEI critica Vannacci: “Stiamo tornando a tempi bui

Insomma, le frasi di Vannacci non sono piaciute a nessuno, ma il pupillo di Salvini non è preoccupato. “Non mi toccano le critiche, sono queste che mi faranno stravincere” avrebbe detto il generale, in relazione all’ondata di odio seguita alla sua intervista. Le sue dichiarazioni però non hanno solo riacceso il confronto politico tra maggioranza e opposizione su alcuni temi centrali delle loro agende, ma hanno anche smosso associazioni e organizzazioni esterne che hanno voluto esprimersi sulla questione.

Queste affermazioni ci riportano ai periodi più bui della nostra storia. Le classi separate riproducono i ghetti. La separazione in classi diverse per i fratelli disabili significa che sono da emarginare o guardare con sospetto” ha affermato monsignor Francesco Favino, vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, spezzando una lancia a favore di tutti coloro a cui le dichiarazioni di Vannacci sono state indirizzate.

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Gianfranco Paglia

Nella vicenda, poi, è intervenuto anche il parà ed ex parlamentare di centrodestra Gianfranco Paglia, che ha criticato duramente l’operato di Vannacci: “Sono contento che si sia candidato, con la speranza che possa non tornare più ad indossare la divisa perché non se la merita“. Il parà, rimasto invalido a seguito di uno scontro a fuoco in una missione in Somalia, ha poi voluto sottolineare come le opinioni di Vannacci siano lesive anche nei confronti di tutti quei colleghi che hanno riportato gravi traumi durante il servizio militare.

Giorgetti prende le distanze: “Vannacci non è della Lega

A soffrire più di tutti le conseguenze delle parole del generale è stata la Lega stessa. Un partito in difficoltà che nelle prossime Europee rischia di perdere tragicamente, portando a casa un risultato potenzialmente inferiore al 9%. Vannacci, con questa intervista, potrebbe aver dimostrato di non essere l’uomo giusto per risollevare il partito, che ora cerca di prendere le distanze il più possibile.

Il generale è un candidato indipendente che potrà portare il proprio contributo e raccogliere voti di opinione fuori dal tradizionale bacino della Lega, ma il partito è rappresentato da un’ampia rosa di candidati“, così la Lega ha cercato di porre rimedio all’irrimediabile ed anche i suoi esponenti, individualmente hanno deciso di dire la loro sulla questione Vannacci. “Non è della Lega, in non condivido” ha tuonato durissimo Giancarlo Giorgetti, seguito da una schiera di colleghi indignati. “Voterò uno della Lega e Massimiliano Fedriga ha detto che farà la stessa cosa” conferma Marco Centinaio.

Ministro Eugenia Roccella
Ministro Eugenia Roccella, ministro per le Pari opportunità e per la Famiglia

Non mancano le critiche anche dagli altri partiti della maggioranza. Eugenia Roccella di FdI ha ricordato come sia fondamentale che “le persone siano abituate a stare anche con chi ha delle diversità“. Durissimo il capogruppo di Forza Italia alla Camera Antonio Barelli che ha definito le dichiarazioni di Vannacci delle “elucubrazioni poco da intellettuale e più da capitan Fracassa di cui non si sentiva proprio il bisogno“.

Dalle opposizioni, invece, il Pd deciso di invitare tutti ad ignorare la questione, con Stefano Bonaccini che commenta con un duro e conciso “Che vergogna“. Della stessa opinione anche Matteo Renzi, insieme a Benedetto della Vedova che ha definito l’intervista di Vannacci un “delirio fascistoide“.

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