Santa Margherita Ligure, 19enne ucciso: a processo due datori di lavoro

Il ragazzo di appena 19 anni era stato trovato senza testa e mani la scorsa estate al largo di Santa Margherita Ligure

Redazione
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Sono stati rinviati a giudizio Kamel Abdelwahab, detto Tito, e ad Abdelwahab Ahmed Gamal Kame, detto Bob, in carcere dalla scorsa estate per l’omicidio di Mahmoud Abdallah. Il ragazzo di appena 19 anni era stato trovato senza testa e mani la scorsa estate al largo di Santa Margherita Ligure, in provincia di Genova. Il giudice Angela Nutini ha fissato la data del 30 maggio per l’inizio del processo in corte d’assise. Sono accusati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi.

Santa Margherita Ligure: le dinamiche dei fatti

Tito era stato sentito dalle autorità e aveva dato la colpa del terribile omicidio a Bob, ma ora ha ammesso che avevano agito perché il ragazzo, che lavorava per loro nella barberia di Sestri Ponente a Genova, li voleva denunciare. Dall’analisi sarebbe emerso che Mohamed Alì, detto Aly, il titolare della barberia di via Merano e mai indagato, avrebbe detto a Tito poche ore dopo il delitto di cancellare le chat.

carabinieri avevano scoperto che la mattina del 23 luglio, poche ore prima di essere ucciso, Mahmoud aveva ricevuto diverse telefonate da Aly e Bob. In queste chiamate il titolare aveva detto alla vittima di andare a Sestri, dove gli avrebbero dato i soldi che gli spettavano come liquidazione visto che voleva andare a lavorare per un barbiere concorrente. Nell’appartamento dormitorio, secondo l’accusa, i due lo avrebbero invece ucciso con un coltello e poi fatto a pezzi con una mannaia, attrezzi comprati poche ore prima in un negozio. Il corpo sarebbe poi stato messo in un trolley e lo avrebbero portato a Santa Margherita.

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