La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha lanciato alla Stampa Estera a Roma la campagna del partito in vista delle europee. Gli slogan scritti in bianco che staccano dallo sfondo rosso, che è il colore predominante, e con una serie di dicotomie: “Aria pulita, non veleni”; “Il mare, non un cimitero”; “Una famiglia, non un bersaglio”. Il punto di partenza e’, tuttavia, “L’Europa che vogliamo”.
La Schlein punta ad un’Europa più sociale che si metta alla guida della transizione ecologica. La dem spiega: “Le destre sono ancora in una fase di transizione dell’emergenza climatica. Pensate agli eventi estremi sempre più frequenti nel nostro paese. Dobbiamo accompagnare famiglie e imprese nei cambiamenti necessari, altrimenti non ci sarà propaganda che tenga. E’ questo governo che ha deciso di togliere gli incentivi per i giovani agricoltori. Noi teniamo insieme questione sociale e questione climatica, faremo in autonomia le nostre proposte quando c’è da correggere il tiro su alcune decisioni prese. Davanti alle sfide di oggi, dalla transizione ecologica al contrasto alle diseguaglianze, ci serve non negare lo spazio europeo, come fanno le destre, ma riempire sullo spazio di democrazia, superando il sistema dell’unanimità“.
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Europee: la campagna del Pd
La campagna Pd si concentra anche sul grande tema della sanità: “Pensiamo che sulla questione sanitaria non ci sia spazio per la propaganda. Da quando è al governo la destra di Meloni, è costantemente scesa la spesa sanitaria e sta tornando ai livelli pre-pandemia. Si attende un anno e mezzo per fare una gastroscopia, due anni per fare una mammografia. La destra definanzia la sanità pubblica, non sblocca il turn over e svuota i reparti“, afferma la Schlein. Aria pulita, non veleni, è lo slogan che ricorda a cosa dovrebbero servire gli investimenti del Pnrr e il Green Deal.
Un altro tema cruciale in vista delle europee è quello della solidarietà: “Il mare, non un cimitero: siamo riusciti a fare entrare nel programma dei socialisti europei l’idea di una Mare Nostrum europea. Dobbiamo evitare che le persone anneghino“. Il volto del Pd ricorda che sulle politiche migratorie il partito si batte per la solidarietà europea. Di fatto, si vuole favorire l’apertura delle vie di accesso a tutti i paesi europei e costruire un’alternativa legale al traffico di esseri umani. “Continueremo a insistere su un vero superamento del regolamento di Dublino. Abbiamo votato contro il patto europeo sull’immigrazione perché è pericoloso per i richiedenti asilo e per i singoli paesi. Chi entra in Italia per noi entra in Europa e non è vera solidarietà pagare ventimila euro per ciascuna persona che scegli di non accogliere” aggiunge,
La Schlein si concentra anche sulla guerra in Medio Oriente e in Ucraina: “Una Europa per la pace, non di guerra: il dibattito di questi mesi dimostra che non è una frase scontata. Su questa posizione insistiamo da molti mesi e continuiamo a insistere. E’ una dinamica che preoccupa soprattutto per le conseguenze sui civili vittime di queste guerre. Da federalisti europei siamo noi che facciamo una battaglia per la difesa comune. Non si fa la difesa comune creando una scatola vuota dentro la commissione europea, con un commissario senza poteri e senza portafoglio”.
Europee, Schlein su Meloni: “Troppo moderata”
La segretaria dem risponde anche in merito alla figura della premier Giorgia Meloni, che, da certi punti di vista, “per me è stata pure troppo moderata“, afferma. “Ci siamo scontrati sulla totale assenza di questo governo sul negoziato per il patto di stabilità. Hanno abbaiato sul Mes e poi su una questione concreta non ci sono stati” aggiunge.
“Pensiamo che quella proposta che Meloni ha accettato a testa bassa sia dannosa per l’Italia” ha detto la Schlein parlando alla Stampa Estera. La presidente della Stampa Estera, in occasione dell’intervista a Elly Schlein, ha rivolto un Invito “per un confronto tra Schlein e Meloni in questa sede, che è territorio neutro“.
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