Germania, arrestati tre adolescenti per terrorismo: “Pericolosi per lo Stato”

Tre giovani di 15 e 16 anni sono in stato di fermo con l'accusa di terrorismo. Secondo le autorità tedesche stavano progettando un attacco contro "la sicurezza dello Stato"

Redazione
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La tensione internazionale continua a crescere e il conflitto mediorientale non aiuta la situazione, già di per sé complessa. In Germania, tre ragazzini dai 15 ai 16 anni sono stati arrestati con l’accusa di terrorismo e sono stati accusati di essere simpatizzanti dell’Isis. Un arresto che ha sconvolto un’intera nazione, così come la stessa Europa. Tre giovanissimi, pronti a sacrificare le loro vite, nel nome di un presunto “bene” più grande.

Nelle ultime settimane gli arresti di presunti terroristi, islamici e non, in varie parti d’Europa hanno invaso le prime pagine dei giornali. Il terrore che le grandi città europee possano diventare bersaglio di lupi solitari o di vere e proprie organizzazioni terroristiche ha convinto le autorità ad aumentare i controlli e a non trascurare nessun dettaglio, neanche il più insignificante.

Germania, l’arresto dei tre minori

Il tribunale di Dusseldorf, in Germania, aveva già emesso un mandato di arresto contro i tre giovani, originari della Renania Settentrionale, nel fine settimana di Pasqua, su richiesta richiesta dell’Ufficio centrale per il perseguimento del terrorismo (ZenTer NRW). I tre minori, di 15 e 16 anni, erano infatti sorvegliati poiché ritenuti sodali di organizzazioni terroristiche di matrice islamica e soprattutto perché le autorità tedesche ritenevano che fossero pronti a mettere in atto un attentato in qualunque momento.

I tre sospettati, due ragazzi e una ragazza, si trovano ora in stato di fermo e dovranno rispondere delle accuse a loro rivolte. La presunzione di innocenza, fanno sapere la autorità tedesche, sarà applicata in ogni fase del processo. Secondo qui inquirenti i tre ragazzi avrebbe accettato e poi premeditato di commettere un crimine in Germania. Proprio per questo i tre sospetti sono stati ritenutipericolosi per lo Stato“.

L’arresto a Roma di un militante dell’Isis

Lo scorso 8 aprile un militante tagiko dell’Isis è stato arrestato nell’aeroporto di Fiumicino mentre stava salendo su un treno diretto a Roma. Il pericolo del terrorismo, quindi, non riguarda solo la Germania. Gli investigatori della Digos hanno ora il compito di chiarire cosa ci facesse in Italia e quali fossero i suoi piani per il futuro. La nazionalità dell’uomo, arruolato nell’Isis dal 2014, ha richiamato l’attenzione anche sulla strage della Crocus Hall in Russia, ma per il momento non ci sono prove del suo coinvolgimento.

L’uomo è atterrato a Roma con un volo proveniente da Eindhoven, in Olanda, sotto false generalità. Gli sono stati sequestrati il cellulare e circa duemila euro in contanti. L’uomo non era in possesso di un secondo biglietto aereo, per cui è presumibile che Roma fosse la sua destinazione finale.

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