Autonomia, iter confermato: l’ira funesta del Pd

La riforma del premierato approderà alla Camera il 29 aprile. L'unico slittamento previsto riguarda il termine per la presentazione degli emendamenti in commissione, che è stato posticipato a martedì 16 aprile alle 12

Redazione
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La maratona del governo per giungere all’approvazione delle riforme del premierato e dell’autonomia prosegue. Dopo l’approvazione della normativa “anti-ribaltone“, proposta da Marcello Pera e presentata da Alleanza Verdi e Sinistra in Commissione Affari Costituzionali, oggi giunge la conferma che l’iter previsto per l’approdo in Aula non verrà prolungato. Il 29 aprile la riforma dell’autonomia differenziata approderà alla Camera.

A seguito delle interlocuzioni tra il presidente della commissione Affari Costituzionali, Nazario Pagano, e il presidente della Camera Lorenzo Fontana, l’unico slittamento previsto sui tempi dell’Autonomia riguarda il termine per la presentazione degli emendamenti in commissione, che è stato posticipato a martedì 16 aprile alle 12. Le opposizioni, però, non hanno intenzione di abbandonare il tema ed hanno annunciato che si iscriveranno “in massa” per poter parlare.

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Federico Fornaro (Pd)

Il Partito democratico ha definito l’atteggiamento della maggioranza “irragionevole e irrispettoso nei confronti delle istituzioni“, sottolineando che almeno due settimane in più di lavori sarebbero auspicabili per il bene della riforma. “Se non ci saranno segnali da parte della maggioranza avremo un atteggiamento analogo al loro: non possiamo accettare una dittatura della maggioranza, è uno snaturamento delle prerogative parlamentari” ha annunciato Federico Fornaro, capogruppo del Pd in commissione affari Costituzionali.

Autonomia, Zaratti: “La destra calpesta i diritti dell’opposizione

Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Affari costituzionali della Camera, ha dichiarato che la destrasta facendo scempio delle regole“, sempre in riferimento alla decisione di non modificare il calendario sull’iter della riforma del Premierato. “La compressione dei tempi del dibattito è inaccettabile, inutile, incomprensibile se non alla luce di una fretta tutta interna alle dinamiche di maggioranza” ha aggiunto il capogruppo, sottolineando che la maggioranza “vuole riscrivere il volto dello Stato“.

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Filiberto Zaratti (Avs)

Questo provvedimento inciderà pesantemente sul nostro Paese, non si può progredire con la fretta” ha poi sostenuto Zaratti, concludendo: “Rispetto alla interlocuzione avviata ieri dal presidente Fontana per avere una dilazione dei tempi non ci sono dunque passi in avanti. Domani sera verrà chiusa la discussione generale“.

Boldrini: “Ma che vi ha fatto l’Italia?

Molto più dura la deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, Laura Boldrini, che ha attaccato direttamente il ministro Calderoli: “Con l’autonomia differenziata, lei vuole realizzare il sogno di una vita, spaccare l’Italia“. La ministra ha poi sottolineato in Commissione Affari Costituzionali: “Del resto, la Lega Nord nasce come un progetto secessionista che non ha mai rinnegato le sue origini, nonostante gli opportunismi politici, ed ha sempre considerato il meridione come una zavorra di cui parlare con espressioni razziste e violente“.

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Laura Boldrini (Pd)

Boldrini ha poi dichiarato: “L’Italia è notoriamente un Paese attraversato da profonde divisioni sociali, economiche, di genere e territoriali. Un governo che ha a cuore le sorti del Paese dovrebbe lavorare per superare le disuguaglianze, per promuovere più coesione e pari opportunità per tutti. Il ddl sull’autonomia differenziata, invece, produce ulteriori divisioni non solo tra aree, ma addirittura tra Regioni“.

Lei vivrebbe in una Regione senza opportunità? E cosa pensa faranno le persone che nascono in Regioni con sempre meno opportunità? Si muoveranno verso quelle che, invece, hanno buone prospettive. Questa riforma è un danno per tutto il Paese: ma che vi ha fatto di male l’Italia?” ha tuonato la ministra, aggiungendo: “Continuate a proporre misure bandiera che interessano soltanto voi. Il ponte sullo stretto lo vuole solo Salvini, questa riforma la vuole solo lei, ministro Calderoli. Autonomia differenziata e premierato sono due riforme che mirano alla disgregazione nazionale, altro che patriottismo e nazione!“.

Secondo la ministra Boldrini, quindi, le due riforme proposte dai due partiti di punta della maggioranza, Fratelli d’Italia e Lega, porteranno ad un peggioramento della vita politica italiana, così come ad un peggioramento della qualità della vita delle persone, fino a giungere “al tracollo del sistema-Paese e alla perdita del peso internazionale dell’Italia“.

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