Bologna, esplode centrale idroelettrica: trovata la settima vittima

Dolore in Emilia-Romagna per l'incidente occorso alla centrale idroelettrica nel bacino artificiale di Suviana. Le cause sono ancora da accertare, ma sembra che sia scoppiato un incendio al piano meno nove. La Procura di Bologna ha aperto un'inchiesta per chiarire eventuali responsabilità

Redazione
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Momenti di terrore si susseguono dallo scorso martedì a Bologna. Un’esplosione si è verificata intorno alle 15 nella centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana, sull’Appennino Bolognese. Le cause sono ancora da accertare, ma sembra che sia scoppiato un incendio al piano meno nove.

Nella centrale idroelettrica erano in corso dei lavori alle turbine e al momento dell’esplosione c’erano diversi operai al lavoro. Le vittime sono: Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina), Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), di 45 anni, e Mario Pisano, residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni.

La centrale idroelettrica è di proprietà di Enel che sta compiendo verifiche per accertare cosa sia accaduto. Secondo alcune indiscrezioni, i tecnici sono in contatto con la centrale e accertamenti vengono compiuti anche con Enel Green power che gestisce e sviluppa attività di generazione di energia da fonti rinnovabili a livello globale. L’azienda ha fatto sapere di aver “tempestivamente attivato tutte le necessarie misure di sicurezza come da procedure interne per garantire il corretto svolgimento delle procedure di evacuazione a tutela del proprio personale“.

Bologna, recuperata la settima vittima

E’ stato trovato il settimo corpo dalla centrale idroelettrica. L’ultimo lavoratore ritrovato senza vita non è stato ancora identificato ufficialmente, ma mancava all’appello il 68enne napoletano Vincenzo Garzillo.

Bologna, individuata la sesta vittima

Nella tarda serata di ieri, la sesta vittima della centrale di Bargi è stata individuata dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Il corpo è già stato identificato. Si tratta di Alessandro D’Andrea, 37 anni, tecnico specializzato di Forcoli, in provincia di Pisa, trasferitosi in Lombardia insieme alla compagna per lavorare alla Voith di Cinisello Balsamo.

Bologna, estratto il corpo della quinta vittima

I sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno individuato anche il corpo della quinta vittima della strage di Suviana. Anche il quinto lavoratore deceduto, come il quarto, è stato individuato al piano -9 dell’edificio. La notizia è stata confermata dal capo dei Vigili del Fuoco, Carlo D’Alloppio, durante il punto stampa.

Si tratta di Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano. Il suo corpo è stato estratto dal piano meno nove della centrale ieri mattina.

Bologna, estratto il corpo della quarta vittima

Le ricerche dei superstiti procedono senza sosta dalla tarda serata di ieri. Dopo una notte in cui non è stato possibile recuperare nessuno dei dispersi, qualche ora fa è giunto l’ultimo aggiornamento: uno dei quattro dispersi è stato individuato dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Non è stata rivelata l’identità della quarta vittima.

Il cadavere è stato recuperato al piano meno nove della centrale, allagato sin dalla prima giornata. Il corpo era incastrato tra le macerie ed è stato liberato solo grazie ad “un lavoro incessante nella notte e nella mattinata“, come dichiarato dal prefetto di Bologna, Attilio Visconti. Il direttore regionale dei Vigili del Fuoco, Francesco Notaro, ha invece evidenziato come “i quattro dispersi non lavoravano tutti nello stesso punto“.

La quarta vittima è Adriano Scandellari, 57 anni, di origini padovane e residente a Ponte San Nicolò. Aveva da poco ricevuto la stella al merito per il lavoro dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Bologna, la Procura ha aperto un’inchiesta

La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo sulla strage di Suviana, ipotizzando i reati di disastro colposo e omicidio colposo. Ad occuparsi del caso il Procuratore capo Giuseppe Amato e il pubblico ministero Flavio Lazzarini, che dovranno chiarire tutti i punti irrisolti di questa terribile tragedia.

Bologna, continuano le ricerche dei dispersi

Alle 20 di ieri, mercoledì 10 aprile, sono riprese le ricerche dei quattro dispersi, dopo una giornata di stop necessaria a ristabilire le condizioni di sicurezza per permettere poi ai vigili del fuoco di poter intervenire. Durante la notte le ricerche si sono concentrate sui livelli meno 8, meno 9 e meno 10 della centrale, nella speranza di poter recuperare le quattro persone ancora intrappolate nella struttura.

Oltre alle ricerche dei dispersi, proseguono anche quelle relative alle cause della tragedia. Sono molte le domande ancora senza risposta, tra cui quelle legate alle motivazioni dell’esplosione e al regime di subappalti che vigeva nei cantieri della struttura. La ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone ha però richiamato alla cautela: “Credo che sia prematuro descrivere una dinamica dei fatti che ancora non è accertata e soprattutto lanciarsi, come ho visto che ha fatto qualcuno, in valutazioni e affermazioni su quelle che potrebbero essere state le cause dell’incidente“.

Bologna: le parole di un testimone

Ho visto la fiammata e poi il fumo, ho sentito lo scoppio. Io tutto bene ma purtroppo è successo questo” racconta un superstite della strage di Suviana, Pierfrancesco Firenze a sua moglie. “Era fuori con altri due suoi colleghi. Hanno visto questa fiammata e poi il fumo, ha sentito uno scoppio“, aggiunge la donna. “Non capivo cosa fosse successo l’ho appreso dal telegiornale. Sapendo che lui è qua, che lavora qua ero un po’ spaventata“.

Bologna, l’aggiornamento dei Vigili del Fuoco

Il giorno seguente la drammatica vicenda, i Vigili del Fuoco affermano: “La situazione è molto difficile, l’acqua sta salendo, stiamo lavorando al di sotto del livello del lago quindi con l’acqua che entra. Siamo già a 40 centimetri al piano -8 dove stavamo lavorando con le squadre di ricerca. Questa è una situazione molto difficile, sta entrando l’acqua, una situazione di rischio e pericolo per i nostri operatori”, ha spiegato Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco.

Bologna: le dinamiche dei fatti

Pare sia scoppiato un incendio al piano meno nove, la centrale è tutta sotto il livello del lago a circa 30 metri profondità” ha affermato all’Ansa Marco Masinara, sindaco di Camugnano che si sta recando sul luogo dell’esplosione. “Stavano facendo dei lavori alle turbine, dentro c’è il personale. Mi hanno riferito che stanno provando a entrare i vigili del fuoco ma stanno avendo difficoltà” ha aggiunto. I locali dov’è avvenuta l’esplosione si trovano al livello meno 9 e sarebbero sommersi.

Il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Bologna, Calogero Turturici ha chiarito: “L’incidente si è verificato sotto il livello dell’acqua: c’è parecchio fumo, fatichiamo a entrare nei locali. Per prestare soccorso servono visibilità e basse temperature. Quando arriveremo al piano dell’incidente capiremo meglio. Anche dopo avere contattato il responsabile Enel dell’impianto. In quei piani c’erano i trasformatori. Le cause non le sappiamo. Servirà una testimonianza di chi era sul posto. I locali ora sono sommersi dall’acqua secondo le prime informazioni che abbiamo. Se non si mette a disposizione per le indagini il luogo dell’incidente è difficile ipotizzare una determinata tipologia di scenario o un’altra“.

Bologna, le parole di Bonaccini

Immediata la reazione del presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: “Seguiamo con estrema preoccupazione le notizie provenienti da Suviana. Sono in stretto contatto col sindaco di Camugnano e il Comandante dei Vigili del Fuoco. La vicepresidente Irene Priolo sta raggiungendo il luogo dell’esplosione. Abbiamo attivato le strutture di Protezione Civile, a disposizione dei Vigili del fuoco e delle Forze dell’ordine impegnate nelle operazioni di salvataggio” ha scritto sui social.

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