Rose Villain vittima del Revenge porn: nudi fake pubblicati online

La cantante ha annunciato con una storia Instagram la presenza di questi contenuti online, denunciando l'illegalità dell'atto e dichiarando di aver già sporto denuncia presso le autorità competenti

Redazione
3 Min di lettura

Stanno girando foto di me nuda che ovviamente sono dei fake. Ma comunque la cosa mi mette un grande disagio e mi fa sentire violata“, così la cantante Rose Villain, nome d’arte di Rosa Luini, ha annunciato di essere stata vittima del Revenge porn, una pratica squallida che prevede la pubblicazione di contenuti intimi sul web al fine di ottenere guadagni economici o personali. La cantante ha annunciato l’esistenza di tali contenuti tramite una storia su Instagram, utilizzata anche per sensibilizzare i suoi follower sul tema.

Ho già sporto denuncia” ha scritto Rose Villain nella sua storia Instagram ricordando però che tale pratica “è illegale e punibile chi crea, chi diffonde e chi condivide materiale di questo tipo“. Chiunque, quindi, entrasse in contatto con questo tipo di materiale e decidesse a sua volta di diffonderlo potrebbe ottenere le stesse accuse e le stesse condanne di chi per primo lo ha creato.

Non è ancora chiaro se le immagini raffiguranti la cantante Rose Villain siano state create tramite l’utilizzo delle tecnologie dell’intelligenza artificiale – come nel caso del Deep Fake – o se si tratti semplicemente di contenuti modificati manualmente. In entrambi i casi la pubblicazione di questi contenuti rappresenta un reato punibile penalmente.

La denuncia di Rose Villain

Nella stessa storia Instagram, l’artista ha poi preso le parti di tutte coloro che quotidianamente sono vittime di queste pratiche illegali e terrificanti: “È una violenza a tutti gli effetti e il problema è che queste cose succedono anche a persone molto fragili che magari non sanno proteggersi, tutelarsi e difendersi“. La stessa Rose Villain ha descritto le sensazioni di disagio provate a seguito della scoperta dei contenuti pubblicati. Pur se falsati, questi rappresentano una grave violazione della privacy e comportano per chi ne è protagonista un disagio e un malessere che spesso provocano traumi complessi da superare.

Il fenomeno dei contenuti creati ad hoc da intelligenze artificiali negli ultimi anni ha raggiunto livelli esponenziali. Un fenomeno in crescita, soprattutto tra i più giovani, che preoccupa le autorità. Lo scorso 9 dicembre 2023 è stato raggiunto un accordo sul regolamento europeo per l’intelligenza artificiale, confezionato con il nome di AI Act, necessario per l’individuazione dei pericoli dell’Intelligenza artificiale e dei diritti digitali a tutela dell’individuo.

Così come i reati sessuali, come le molestie e le violenze psicologiche, non assumono minor valore solo perché verificatesi online, allo stesso modo la condivisione di materiale che viola la privacy e il benessere della persona può comportare ripercussioni sulla vita di tutti i giorni.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo