Zingaretti: “La candidatura di Ilaria Salis? Perché no”

La telefonata del Presidente Mattarella ha ridato speranza ad Ilaria Salis, da 13 mesi detenuta in Ungheria per aver aggredito tre militanti di estrema destra. Zingaretti ha commentato l'ipotesi della candidatura della donna per farle ottenere l'immunità parlamentare: "Si tratta di una decisione che spetta a lei, perché è un contesto delicato da trattare con prudenza"

Redazione
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La telefonata di Sergio Mattarella a Roberto Salis, padre della detenuta italiana che da 13 mesi sta scontando una pena in un carcere ungherese, ha sconvolto non solo le vite di una famiglia normale ma anche quelle della politica italiana. Un contatto che nessuno si sarebbe aspettato, soprattutto in tempi così ristretti. Lo scorso venerdì l’ingegnere Salis aveva inviato una mail certificata al Quirinale, richiedendo l’attenzione del Presidente sul caso di sua figlia.

Fino ad ora infatti, la mobilitazione tardiva del governo non aveva avuto alcun risvolto positivo sulla detenzione della 39enne Ilaria Salis, detenuta per aver aggredito tre militanti di estrema destra ungheresi. La donna continua ad essere trasportata in tribunale legata con catene e con mani e piedi ammanettati. Le sue condizioni di vita nel carcere ungherese sfiorano la disumanità e la sua salute fisica e psicologica comincia a risentirne.

Ilaria Salis in catene
Ilaria Salis in catene

La telefonata del Presidente Mattarella che ha promesso di “fare tutto ciò che è in suo potere” per Ilaria è giunta alla famiglia Salis come una boccata d’aria fresca. Ilaria ha scoperto del contatto solo il giorno di Pasqua e si è detta sorpresa ma soprattutto tanto grata al Capo dello Stato e al suo subitaneo interessamento. Intanto tra le fila del Pd si continua a discutere della candidatura di Salis all’Europarlamento.

La nuova speranza di Ilaria Salis

Sono molto contenta. Ringrazio davvero il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mi ha molto impressionato che abbia telefonato lui in prima persona e che lo abbia fatto con questa rapidità” ha dichiarato Ilaria Salis dalla sua cella di detenzione in Ungheria, spiegando come “sapere del suo interessamento mi dà speranza“. Il Capo dello Stato è coinvolto nel caso Salis e tale notizia non poteva essere una sorpresa più grande per la maestra 39enne, che nel giorno di Pasqua ha ricevuto tale notizia.

Presidente Mattarella
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Ilaria sta bene e si sta riprendendo. Il rigetto dei domiciliari è stata una brutta botta perché ci contava molto, ma ha un piglio abbastanza forte e non ho dubbi che sopporterà bene questa prova di resistenza“, ha dichiarato Roberto Salis, lo stesso che per primo ha nutrito dubbi sulla possibile scarcerazione di sua figlia. L’ingegnere, infatti, ritiene che il giudice che si sta occupando del caso di Ilaria abbia “un pregiudizio grande quanto una casa nei suoi confronti“. Questo il motivo per cui Ilaria non ha ottenuto i domiciliari, al contrario di un suo amico, accusato dei suoi stessi reati ma giudicato in Italia.

Il giovane si trova ora agli arresti domiciliari, al contrario di Salis che continua a pagare lo scotto del suo errore in un carcere duro dell’Ungheria. Anche su questo il Presidente Mattarella ha espresso il suo parere: “Stupisce la differenza tra il nostro sistema ispirato ai valori europei e il loro“. Proprio questa differenza si troverebbe alla base delle due diverse condanne ottenute da Salis e da Gabriele Marchesi.

L’ipotesi risolutiva del Pd

La scorsa settimana una fuga di notizie interna al Partito democratico aveva reso di dominio pubblico la notizia per cui i democratici, in particolare la segretaria Schlein, stessero prendendo in considerazione la candidatura di Ilaria Salis alle prossime elezioni europee. Una candidatura necessaria a far ottenere alla donna l’immunità parlamentare, riportandola quindi in Italia. La notizia ha però scatenato un certo subbuglio in una parte del partito, che non ha visto di buon occhio la decisione dei vertici.

Europee, Elly Schlein vicina alla scelta
Elly Schlein

Elly Schlein in un incontro con Bonaccini ha affrontato la questione, diminuendone la portata e dichiarando che si tratta per ora di semplici ipotesi, lamentandosi poi di chi abbia deciso di diffonderla. Ora a parlare per il Pd è Nicola Zingaretti, ex segretario del partito: “Quello che sta passando Ilaria Salis è una vergogna, e facciamo bene a tenere alta l’attenzione denunciando l’oscena subalternità del governo“. Nulla di nuovo, cordoglio e vicinanza alla famiglia Salis e tanta indignazione per il trattamento subito dalla maestra.

Il tono cambia quando si parla specificamente di Europee: “Per quanto riguarda la candidatura, è una valutazione che spetta a lei, alla sua famiglia e al gruppo dirigente del Pd. Tutto il resto è rumore di fondo, perché si tratta di una situazione delicata, da trattare con prudenza e non gettare nel tritacarne. Io non so cosa possa comportare la candidatura per la sua situazione, ma se può esserle utile mi chiedo, perché no?“.

Zingaretti, inoltre, è anche convinto che queste elezioni possano essere “un’occasione di chiarezza“, in cui a trionfare sarà proprio il Pd: “Fino a un anno e mezzo fa si discuteva se il Pd fosse morto e i poli di attrazione erano Conte e Calenda. Oggi torna ad essere protagonista e calamita che attrae“.

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