Parole forti quelle pronunciate dal procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, in merito ai test psicoattitudinali ai magistrati. “Se li vogliamo fare, dovrebbero essere fatti per tutti i settori apicali della pubblica amministrazione, per chi ha responsabilità di governo e per chi si occupa della gestione della cosa pubblica” ha detto a margine di una conferenza stampa.
Tali dichiarazioni non passano certo inascoltate. Gratteri poi aggiunge come ai test si dovrebbero affiancare anche il narco-test e l’alcol-test, perché “chi è sotto effetto di droga non solo può fare ragionamenti alterati ma è anche ricattabile“.
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Il duro attacco di Gratteri
Quale dettaglio conosce Nicola Gratteri che l’opinione pubblica non sa? Questa è la domanda che circola da ieri, dopo che il procuratore ha attaccato il decreto governativo sui test attitudinali agli aspiranti magistrati. Gratteri ha poi rilasciato delle dichiarazioni a La Stampa che hanno lasciato tutti senza parole: “Io sono pronto a sottopormi a qualsiasi test. Ma facciamoli a tutti, anche a chi ci governa. E mettiamoci anche alcol e droga“.
Secondo quanto riporta Il Giornale, non si sa ancora se Gratteri abbia fatto una battuta o una proposta seria. Ciò che è certo è che il procuratore di Napoli sia un “uomo abituato a pesare le parole una ad una. Se lancia sulla classe dirigente del paese l’ombra del sospetto lo fa con un obiettivo preciso“. La bomba è stata lanciata e le reazioni da parte dei politici non sono tardate ad arrivare: primo tra tutti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano che afferma come l’idea sia ottima: “Concordo assolutamente“, poi il ministro Carlo Nordio che risponde: “Io l’ho fatto a suo tempo“, ed infine il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi: “Il vero test per un politico è il voto dei cittadini“.
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