Pasquetta nel Lazio last minute, dove trascorrere una giornata fuori porta

Gita fuori porta a Pasquetta: ecco le attrattive vicino Roma per chi desidera cambiare aria senza allontanarsi troppo dalla città, può prendere in considerazione queste alternative

Redazione
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Per una Pasqua o Pasquetta fuori porta ci sono delle alternative che non possono non essere prese in considerazione dagli abitanti del Lazio e dintorni. Qui alcune idee per chi volesse trascorrere queste giornate di festa all’insegna della natura, dell’arte e del relax. Considerando una gita di un giorno solo, possono essere suggeriti alcuni posti in cui passare questa splendida giornata di festa nel Lazio.

Pasquetta a Calcata, il borgo medioevale nel viterbese

Una prima opzione è il borgo medievale di Calcata, un piccolo comune della provincia di Viterbo che, sebbene si trovi a soli 40 chilometri da Roma, è riuscito a conservare intatti i propri patrimoni storico e naturale.

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Il centro storico di Calcata è caratterizzato da un fatto: essere arroccato su una montagna di tufo, al cui borgo si accede dall’unica porta che si apre sulle mura che cingono la città. Oltrepassando il portone d’ingresso si fa all’improvviso un salto indietro nel tempo, nel cui limbo il borgo si trova sospeso, ed è ricco di scorci stupendi, come se fosse un’isola incantata nel verde del Parco Valle del Treja.

Pasquetta al Giardino di Ninfa, il parco idilliaco

Il mese di aprile, con le sue fioriture, è perfetto per visitare Il Giardino di Ninfa, l’oasi nei pressi di Sermoneta, che fu realizzata nel 1921 da Gelasio Caetani. Il nome deriva da un tempietto di epoca romana dedicato alle Ninfe Naiadi che si trova su un isolotto che giace del piccolo lago presente nel parco.

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Il giardino all’inglese, dall’aspetto romantico, copre otto ettari, in cui è possibile ammirare oltre 1300 specie di piante tra cui moltissime varietà di magnolia, betulle, iris acquatici, meli ornamentali, agrifogli, aceri giapponesi, tante varietà di rose, glicini, ortensie e splendidi bambù.

A primavera, i ciliegi fioriscono creando un’atmosfera idilliaca. Il Giardino stato infatti fonte di ispirazione per tanti celebri artisti, come Virginia Woolf, Capote, D’Annunzio e Ungaretti.

Pasquetta all’insegna dell’esoterico: il Parco dei Mostri

Parco dei MostriBosco Sacro, Villa delle Meraviglie. Sono molti i nomi con cui ci si riferisce a questo luogo misterioso.

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Si tratta di un giardino di circa 3 ettari popolato da 37 strane sculture fontane, edifici pendenti ed obelischi, unici nel loro genere, carichi di simbolismi e continui riferimenti alla mitologia e al mondo del fantastico. Il suo committente Piefrancesco Orsini.

In molti credono che il Sacro Bosco di Bomarzo fosse dedicato alla moglie di Orsini, Giulia Farnese morta prematuramente. Infatti si crede che l’intento di Orsini fu quello di distrarre la mente dal dolore della perdita, come sfogo dalle sofferenze per cacciare i peggiori mostri e “sol per sfogare il core”, come riporta un pilastro del parco.


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