Schlein sul premierato: “Una furbata, pronti ad un’opposizione dura”

Il Pd ha voluto rinnovare la propria contrarietà al Ddl Casellati sul premierato, su cui si è espressa la segretaria Elly Schlein, in una conferenza stampa in cui l'opposizione si è pronunciata duramente contro la riforma: "Niente lotta nel fango, ma un'opposizione forte e senza sconti"

Redazione
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Continua il battibecco istituzionale tra il capo dell’opposizione Elly Schlein e il premier Giorgia Meloni. Elly Schlein è tornata a contestare la riforma del cosiddetto premierato, proposta dalla maggioranza di destra, su cui la segretaria dem ha posto un “No” netto, forte e motivato durante una conferenza stampa in Senato con la quale ha convocato tutti i capigruppo per ribadire la contrarietà del Nazareno alla riforma sul premierato.

Schlein sul premierato: “Opposizione senza sconti”

Il Pd ha voluto rinnovare la propria contrarietà al Ddl Casellati sul premierato, su cui si è espressa la segretaria Elly Schlein, in una conferenza stampa in cui l’opposizione si è pronunciata duramente contro la riforma: “Niente lotta nel fango, ma un’opposizione forte e senza sconti per una riforma che scardina gli equilibri del potere” ha ribadito la segretaria dem, in riferimento all’indebolimento della posizione del capo dello Stato che la riforma velatamente implica.

meloni schlein
meloni schlein

Per Schlein questa posizione si pone nel solco di una più ampia strategia di polarizzazione del confronto con Giorgia Meloni, con cui andrà presto allo scontro diretto in tv, più volte annunciato e rimandato. L’elezione diretta, ha affermato Schlein, “è una riforma pericolosa e furbissima, perché con essa Meloni dice ai cittadini “decidi tu” ma in realtà essa è un “decido io per cinque anni””.

Premierato, per la battaglia coinvolta anche la società civile

Una netta opposizione alla discussione sulla riforma del premierato, che non è possibile: concetto ribadito dal capogruppo in Commissione Affari costituzionali Andrea Giorgis, sia nella conferenza stampa che durante la seduta della Commissione nella quale sono stati esaminati – e bocciati – gli emendamenti che proponevano l’alternativa all’elezione diretta, su stampo del modello tedesco.

Nella battaglia parlamentare è importante capire quanti sposeranno la causa di una crociata anti-premierato. L’intento è quello di coinvolgere in questa opposizione anche i settori al di fuori del parlamento ovvero quelli della società civile. Questo significa che ci sarà una battaglia referendaria. Infatti di referendum ha parlato anche Giorgia Meloni, che ieri mattina ha difeso la riforma: “Decideranno i cittadini” ha detto. 

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