Inps esclude l’assegno unico dal calcolo Isee: cosa succede

L’Assegno Unico Universale è stato introdotto dal governo Draghi con il decreto legislativo n. 230-2021 e rappresenta una misura di sostegno universale destinata a tutte le famiglie con figli a carico

Redazione
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L’Inps escluderà l’assegno unico dal calcolo dell’Isee che permetterà a oltre 6 milioni di famiglie di accedere più facilmente ad altri bonus per i nuclei familiari. Ciò avrà un impatto importante: un Isee basso può dare diritto a un assegno unico di quasi 200 euro per figlio, per un totale di 2.400 euro in un anno.

Assegno unico: come funziona

Questa decisione dell’Inps è una soluzione tampone in attesa di una misura strutturale. L’esecutivo della Meloni è ben consapevole che la normativa sull’assegno unico ha un impatto negativo sul calcolo dell’Isee. Di fatto le famiglie hanno poi problemi nel cercare altri tipi di aiuti. Da due anni l’assegno unico raggiunge oltre 10 milioni di ragazzi. Un Isee sotto una cera soglia consente di accedere a molteplici bonus – come il bonus psicologo, per i trasporti pubblici e per gli asili nido – mettendo al primo posto le politiche a favore delle famiglie.

Il governo ha poi ampliato le possibilità di accedere all’assegno unico, in particolare per le famiglie numerose, quelle con un figlio disabile e, in determinati casi, per le famiglie con figli al di sotto dei tre anni.

Assegno unico: di cosa si tratta

L’Assegno Unico Universale è stato introdotto dal governo Draghi con il decreto legislativo n. 230-2021 e rappresenta una misura di sostegno universale destinata a tutte le famiglie con figli a carico. L’assegno è erogato a favore di figli minorennimaggiorenni fino a 21 anni, e figli con disabilità senza limiti di età. L’aiuto verrà calcolato in base alla soglia di Isee familiare, prevedendo una quota base e una quota variabile.

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