Il terrore dei passeggeri del Boeing 737 Max 9 dell’Alaska Airlines che lo scorso gennaio ha perso uno dei portelloni durante il volo, ha scosso gli Usa e le compagnie aeree internazionali, dimostrando che la sicurezza a bordo del velivolo è troppo spesso messa in pericolo dai mancati controlli e dai ritardi nelle operazioni di manutenzione. Se dopo questo episodio Boeing ha deciso di controllare ritirare dal commercio di modelli difettosi dei suoi aerei, sicuramente non si aspettava che a soli due mesi di distanza un nuovo problema sorgesse all’orizzonte.
Nella giornata di ieri un Boeing 737-800 della United Airlines è atterrato in un aeroporto in Oregon e durante una successiva ispezioni del mezzo, la Faa (Amministrazione federale dell’aviazione) ha sostenuto che al velivolo mancasse un pannello. Anche in questo caso nessun ferito e nessuna vittima, soprattutto perché nessuno durante il volo, né passeggeri, né membri dell’equipaggio si sono accorti della mancanza del pannello.
Usa, le indagini in corso
Il volo United 433, atterrato all’aeroporto di Medford, in Oregon negli Usa, intorno alle 13:45 trasportava 139 passeggeri e sei membri dell’equipaggio. Il volo, partito da San Francisco, era giunto a destinazioni senza problematiche di alcun tipo. Solo durante un’ispezione successiva, infatti, la verità era venuta a galla: all’aereo manca un pannello e nessun sa spiegarsi il perché.
Il problema principale è ovviamente comprendere dove il pannello si sia distaccato dall’aereo. L’Aeroporto di Medford è stato chiuso in via precauzionale per comprendere se sulla pista dove è atterrato il Boeing vi siano dei detriti. Sia la Faa che la stessa United Airlines hanno espresso la volontà di proseguire con le indagini sul velivolo, che ha circa 25 anni di servizio alle spalle. “Effettueremo un esame approfondito dell’aereo ed eseguiremo tutte le riparazioni necessarie prima che ritorni in servizio” ha dichiarato la compagnia aerea Usa.
