La Commissione Ue ha dato il via libera per lo stanziamento dei 500 milioni di euro previsti dalla legge Asap (Atto di supporto alla produzione di munizioni), necessari quindi ad aumentare la produzione di munizioni nell’Unione e rifornire di armamenti l’Ucraina, come riporta Euronews. Un via libera che segue la presentazione del regolamento Asap della Commissione, risalente allo scorso maggio, così come l’adozione della prima Strategia industriale di difesa europea (EDIS) e della relativa proposta di un Programma industriale di difesa europeo.
La Commissione ha selezionato 31 progetti per aiutare l’industria europea ad aumentare la produzione e la prontezza delle munizioni e l’Italia partecipa all’iniziativa con due aziende: la Simmel Difesa e Bachieri & Pellagri. La prima industria dovrà coordinare un progetto relativo alla produzione di polveri con un budget di 41,3 milioni, la seconda produrrà polveri da inserire nei proiettili con un budget di 3,7 milioni.
Ue, due milioni di proiettili prodotti entro il 2025
I 500 milioni stanziati dall’Unione europea permetteranno di produrre fino a 2 milioni di proiettili all’anno entro il 2021. Nei 31 progetti selezionati dalla Commissione sono incluse cinque aree specifiche di ammodernamento: esplosivi, polveri, proiettili, missili e certificazione di collaudo e ricondizionamento. Il piano Asap, che in inglese è anche l’acronimo per “al più presto possibile“, sosterrà in particolare i progetti che avranno l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva annuale di oltre 10.000 tonnellate di polvere e di oltre 4.300 tonnellate di esplosivi.
“L’Asap si concentra sulla polvere e sugli esplosivi, che rappresentano i colli di bottiglia per la produzione di munizioni e vi destinerà circa tre quarti del programma” si legge infatti in una nota rilasciata dalla Commissione europea. L’obiettivo da perseguire è quello di realizzare entro la fine del 2024 una produzione di circa 1,5-1,7 milioni di pezzi da 155 millimetri.
La Commissione ha poi anche lanciato il programma di lavoro per lo strumento di “rafforzamento dell’industria europea della difesa attraverso appalti comuni” (EDIRPA) e il quarto programma di lavoro annuale del “Fondo europeo per la difesa” (FES), con i relativi progetti di lavoro. Due progetti che insieme raggiungeranno un costo di circa due miliardi di euro.
Le parole di Thierry Breton
“Un momento storico senza precedenti” ha dichiarato il commissario per l’Industria Thierry Breton, spiegando: “Questa è la prima volta che utilizziamo il bilancio dell’Unione per sostenere le capacità produttive dell’industria della difesa“. Più munizioni, più bossoli, in generale un maggior sostentamento all’industria bellica europea, che forse non stava tenendo il passo con ciò che le veniva richiesto.
Eunews riporta che un funzionario di palazzo Berlaymont, sede della Commissione europea, ha dichiarato: “Passeremo dalla modalità di pace alla modalità di guerra. Non stiamo prescrivendo niente, ma incoraggiamo la cooperazione tra Stati“. Un vero e proprio riarmo in vista di un eventuale conflitto futuro.
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