Gaza, Israele spara di nuovo sulla folla di civili: 21 morti e 155 feriti

Mentre proseguono gli scontri nel Mar Rosso tra le forze militari occidentali e quelle yemenite, a Gaza si consuma l'ennesima tragedia: secondo fonti interne all'organizzazione di Hamas, l'esercito israeliano avrebbe sparato di nuovo su una folla in attesa di aiuti umanitari, uccidendo 21 civili

Redazione
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Nel nord della Striscia di Gaza si è consumata una nuova terribile tragedia: decine di persone sono state uccise o sono rimaste ferite dopo che soldati israeliani hanno aperto il fuoco su una folla in attesa di aiuti umanitari. Un bagno di sangue che segue quello avvenuto a fine febbraio a Gaza City, dove un altro attacco delle forze militari israeliane aveva causato la morte di più di 100 civili e il ferimento di circa 700. La nuova drammatica notizia è stata riportata dal ministero della Sanità di Hamas, l’organizzazione che controlla la Striscia di Gaza.

Opinioni divergenti sul massacro di Gaza

Secondo quanto riportato, le forze di occupazione israeliane avrebbero aperto il fuoco su una folla di civili che attendeva disperatamente l’arrivo di aiuti umanitari presso una rotatoria nella città. Le vittime, trasportate d’urgenza all’ospedale di al-Chifa, sono aumentate da 14 a 21, mentre il numero dei feriti è salito a 155. Si tratta di un’escalation di violenza che ha lasciato la comunità internazionale sgomenta e che ha sollevato domande sulla considerazione del governo israeliano rispetto alle vite dei civili palestinesi.

Tragedia Gaza
In appena 5 mesi di conflitto tra Hamas e Israele si contano oltre 30.000 civili palestinesi morti

Tuttavia, le versioni dei fatti divergono radicalmente. Il portavoce in lingua araba delle forze di difesa israeliane (IDF), Avichay Adraee, ha smentito con fermezza che i soldati abbiano aperto il fuoco sulla folla. Attraverso un tweet riportato dal Times of Israel, Adraee ha infatti affermato che le informazioni secondo cui l’IDF avrebbe preso di mira civili in attesa di aiuti umanitari non corrispondono alla realtà. Ha inoltre annunciato l’apertura di un’indagine sull’incidente e ha invitato i media a riportare solo notizie attendibili.

Netanyahu non accetta la proposta e va avanti

La situazione si complica ulteriormente con il rifiuto del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, di accettare le proposte di Hamas per un accordo sul rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco. Il governo di Netanyahu ha respinto le proposte definendole “irrealistiche“. Nel frattempo, Hamas ha annunciato di aver presentato una nuova proposta “più flessibile ai mediatori di Egitto e Qatar, proponendo modifiche sul numero dei prigionieri palestinesi da scambiare con ostaggi israeliani.

Benjamin Netanyahu
Benjamin Netanyahu, Primo Ministro Israeliano

La tensione rimane alta anche al di là dei confini di Gaza. Una nave mercantile ha riportato di essere stata colpita da un missile a 76 miglia nautiche a ovest di Hodeidah, nello Yemen. L’equipaggio è stato evacuato in sicurezza e la nave sta dirigendosi verso il porto più vicino. Gli Stati Uniti, dall’altra parte, hanno dichiarato di aver distrutto nove missili balistici antinave e due droni Houthi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, segnalando la crescente instabilità nella regione.

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