Il ruolo delle Università nella gestione delle dinamiche internazionali: le parole dei rettori Melillo e Limone

L'accesso all'istruzione è un diritto e lo scopo del progetto è quello di democratizzarlo. In questo processo è cruciale il ruolo delle università, le uniche in grado di fornire strumenti concreti per l'attuazione dell'iniziativa

Anita Armenise
5 Min di lettura

Alta formazione e coesione sociale, questi gli obiettivi del progetto promosso da Multiversity, dall’Università Digitale Pegaso e Medea Digital Institution for the Mediterranean – che si pone lo scopo di sviluppare un partenariato cooperativo tra l’Europa e l’Africa che gestisca, attraverso l’istruzione, le dinamiche demografiche internazionali.

Mattarella presente all’evento

L’evento “Alta formazione e coesione sociale per la gestione delle dinamiche demografiche internazionali è stato presentato oggi nel Complesso del Santo Spirito in Sassia, a Roma, e si è tenuto alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del presidente Emerito della Repubblica di Malta Marie-Louise Coleiro-Preca e della vicepresidente della Commissione Europea e Commissaria per la Democrazia e la Demografia, Dubravka Ŝuica – collegata da remoto. Al centro del dibattito lo sviluppo di una governance cooperativa tra Europa e Africa che faccia perno sulla formazione e sulla professionalizzazione che l’istruzione digitalizzata permette.

Tale progetto si pone nel solco della creazione di una cooperazione tra pari, tra Europa e Africa, che superi ogni forma di neocolonialismo e di approccio paternalistico, proprio di molti interventi umanitari attuati nel corso dei decenni nel continente nero, dalla decolonizzazione ad oggi. Solo un trasferimento di conoscenze e tecnologie permetterà di sganciare lo sviluppo economico e demografico dell’Africa – la cui popolazione si triplicherà entro il 2050 se il tasso di fecondità rimane tale – dall’insostenibilità ambientale e migratoria.

Il ruolo delle università, l’intervista al rettore dell’UniPegaso

In questo processo, cruciale è il ruolo delle Università, le uniche in grado di fornire strumenti concreti per l’attuazione del progetto. Protagoniste dell’incontro sono state infatti gli atenei che hanno messo le loro conoscenze a disposizione della causa e che rappresentano un pilastro fondamentale per favorire la crescita economica e sociale dei paesi in via di sviluppo e colmare i divari con l’Europa per mezzo dell’istruzione e dell’alta formazione digitale.

Pierpaolo Limone, rettore dell’Università Digitale Pegaso

A tale scopo abbiamo intervistato i rettori delle università coinvolte nell’iniziativa. Queste le parole di Pierpaolo Limone, rettore dell’Università Digitale Pegaso: “Noi pensiamo alle Università come strumenti territoriali che servono anche per le politiche lavorative dei paesi in cui le università sono collocate. Lo sforzo che facciamo come Università pegaso è guardare oltre i confini nazionali per politiche di internazionalizzazione. Per noi il digitale è sinonimo di democrazia.

Amiamo dire che non siamo un’università a distanza ma di prossimità perché tramite il digitale ci avviciniamo agli studenti, ovunque essi si trovino, nei borghi, o in periferia: uniamo le esigenze agli obiettivi di studio così che chiunque ha opportunità di frequentare nei tempi e nei luoghi che si preferiscono. Quindi il digitale è un’occasione democratica di accesso alla conoscenza“.

Le parole di Luigia Melillo, rettore di Medea

Intervista a Luigia Melillo, rettore di Medea – Digital Institution for the Mediterranean, Europe and Africa 

Sulla questione si è espressa anche Luigia Melillo, Rettore di Medea: “Obiettivo dell’incontro è costruire un piano formativo mirato alla mitigazione della pressione migratoria che sta portando a molte morti nel mediterraneo. Un intervento in loco attraverso le piattaforme digitali come quello dell’offerta che stiamo già creando in Malta, può servire a creare uno sviluppo locale e formare lavoratori qualificati che venendo in Europa trovano via regolare per l’integrazione, per rispondere ai bisogni del mercato dell’Europa creando una sinergia cooperativa tra i due continenti Europa e Africa.

Coltivare quel sogno di creare un’Eurasia, che riunisce un’antica cultura in cui il Mediterraneo era al centro della cultura classica“. Quindi solo attraverso la formazione di lavoratori qualificati, la popolazione sarà pronta a contribuire all’economia e allo sviluppo sociale di un continente la cui rapida ascesa non deve essere contrastata ma accompagnata.

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