Case Green, l’Ue approva nonostante il no compatto di Lega, FI e FdI: ecco cosa prevede

La direttiva europea ha lo scopo di aumentare l'efficienza energetica degli edifici e fa parte di un più ampio progetto di transizione ecologica dell'Unione Europea; la quale ha messo a punto un piano trentennale con l'obiettivo di arrivare entro il 2050 a un patrimonio edilizio a zero emissioni

Redazione
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Nella seduta plenaria di Strasburgo, l’Europarlamento ha approvato il Case Green, un provvedimento volto a ridurre l’impatto ambientale del settore immobiliare europeo, in vista dell’obiettivo zero emissioni. L’emendamento è stato approvato con 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti, nonostante i partiti di maggioranza del governo italiano abbiano votato contro.

Case Green, la direttiva approvata dall’europarlamento

La revisione della Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia – la cosiddetta direttiva Case Green – ha ottenuto così uno degli ultimi nullaosta che si interpongono alla sua entrata in vigore. La sessione plenaria del Parlamento europeo ha approvato oggi, 12 marzo, l’accordo raggiunto il 7 dicembre 2023, per ridurre l’impatto ambientale del patrimonio edilizio europeo, responsabile di circa 40% del consumo energetico e 36% delle emissioni di CO2.

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Transizione verde

La direttiva europea ha lo scopo di aumentare l’efficienza energetica degli edifici e fa parte di un più ampio progetto di transizione ecologica dell’Unione che ha messo a punto un piano trentennale con l’obiettivo di arrivare entro il 2050 a un patrimonio edilizio a zero emissioni.

Case Green, cosa prevede la direttiva

L’emendamento prevede che i Paesi membri raggiungano un target finale che non riguarda solo i nuovi edifici green in costruzione; infatti la direttiva parla di ristrutturazioni dei vecchi immobili che dovranno riguardare il 43% degli edifici meno performanti. In linea generale, il testo approvato dal Parlamento esclude l’idea di obblighi di ristrutturazione dei singoli edifici sulla base di classi energetiche, stabilendo medie di riferimento per ciascun Paese.

In particolare, per gli edifici non residenziali, il 16% di quelli con le peggiori prestazioni saranno oggetto di ristrutturazione entro il 2030 e il 26% entro il 2033. Per gli edifici residenziali l’obiettivo è una riduzione del consumo energetico del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Nello specifico sono esonerati gli edifici storici e agricoli.

Per i privati ​​non è previsto un obbligo universale per le ristrutturazioni edilizie. Spetterà quindi ai singoli Paesi stabilire standard minimi di prestazione energetica e decidere quali edifici e quale livello di ristrutturazione saranno necessari: pertanto potranno concentrarsi sugli edifici più vecchi, con classi di prestazione energetica elevate, oppure su quelli più grandi e più inquinanti.

Pannelli solari
Pannelli solari

Oltre all’abbandono dei combustibili fossili, i nuovi immobili edificati nell’Unione Europea dovranno essere provvisti di impianti fotovoltaici o solari termici. Per gli edifici già esistenti e idonei ad ospitarli, i pannelli dovranno essere installati a partire dal 2027.

Nel dibattito alla Camera che ha preceduto il voto dei legislatori, la commissaria all’Energia Kadri Simson ha sottolineato che “gli edifici sono grandi consumatori di energia. Non possiamo affrontare le sfide climatiche e la dipendenza dalle forniture energetiche se non ci occupiamo del settore immobiliare”, definendo l’accordo raggiunto dagli europarlamentari “un buon e ambizioso equilibrio tra flessibilità e fattibilità”, in grado di aprire la strada alle “misure necessarie per promuovere la prestazione energetica degli edifici peggiori senza costringere i singoli proprietari a ristrutturare”.

Case Green, le reazioni del centrodestra

Nonostante la versione approvata fosse stata educolorata rispetto ai piani iniziali, Forza Italia, FdI e Lega hanno mantenuto compatti il loro “no” alla direttiva. “Sordo e cieco alle esigenze di chi, con i sacrifici di una vita, ha potuto acquistare la propria abitazione. L’obbligo di ristrutturare gli edifici ignora e calpesta tutti quei cittadini e quelle famiglie che già hanno sulle spalle un mutuo, che ogni giorno faticano per poter onorare le rate” ha affermato, la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli.

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