Haiti, il Primo Ministro Ariel Henry si dimette dopo gli scontri a Port Au Prince

Dopo la distruzione causata dagli scontri delle bande di Port Au Prince e il coprifuoco di 72 ore indetto per tentare di ristabilire l’ordine, il Primo Ministro di Haiti, Ariel Henry, ha deciso di dimettersi

Redazione
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Il primo ministro di Haiti, Ariel Henry, ha annunciato la sua decisione di lasciare l’incarico, aprendo la strada a un periodo di transizione guidato da un consiglio presidenziale. La notizia è stata comunicata dal presidente della Comunità dei Caraibi, Irfaan Ali, durante una conferenza stampa tenutasi in Giamaica. Mohamed Irfaan Ali ha dichiarato: “Prendiamo atto delle dimissioni del premier Ariel Henry” aggiungendo però che il presidente Henry si dimetterà solo dopo l’istituzione di un consiglio presidenziale di transizione e la nomina di un primo ministro ad interim.

Lo scoppio della guerriglia a Port Au Prince

Henry, che ha assunto il potere nel 2021 poco prima dell’assassinio del presidente haitiano Jovenel Moïse, era stato oggetto di crescenti pressioni, soprattutto dagli Stati Uniti, affinché cedesse a un nuovo accordo di potere. La situazione in Haiti, già caratterizzata da povertà e instabilità, è peggiorata ulteriormente a causa della violenza esplosiva delle bande armate sul territorio.

Solo due settimane fa infatti, l’esplosione della violenza ad Haiti aveva portato il governo a istituire un coprifuoco di 72 ore a Port Au Prince. L’evasione in massa di 4.000 detenuti dai penitenziari della capitale aveva portato caos e distruzione tali da consentire alle bande armate ribelli di conquistare il controllo dell’80% della città, comprese le stazioni di polizia, l’aeroporto nazionale e persino lo stadio di calcio nazionale. 

La situazione di emergenza ad Haiti era iniziata mentre Henry si trovava in Kenya per alcuni incontri diplomatici con il presidente William Samoe Ruto. Non potendo rientrare nel suo paese, Henry era stato costretto a rifugiarsi a Porto Rico, mentre i membri delle gang a Port Au Prince chiedevano le sue dimissioni. Nel suo discorso registrato trasmesso nella notte, Ariel Henry ha riconosciuto la necessità di stabilità e pace per il Paese, e ha dichiarato: “Il mio governo se ne andrà subito dopo l’inaugurazione del Consiglio. Saremo un governo provvisorio finché non verranno nominati un nuovo primo ministro e un nuovo Gabinetto“.

Haiti Kenya
Il Premier haitiano Henry (sx) e il Presidente keniota Ruto (dx)

Gli USA intervengono ad Haiti

La pericolosità della situazione era stata dimostrata anche dalla reazione degli Stati Uniti che, pochi giorni dopo l’inizio della guerriglia nella Capitale, avevano pensato bene di far evacuare la loro ambasciata, portando via dal paese il personale non essenziale, in modo da rafforzare la sicurezza della struttura.

Gli Stati Uniti hanno promesso ulteriori 100 milioni di dollari per sostenere una forza di stabilizzazione internazionale, portando il totale a 300 milioni di dollari da quando la crisi si è intensificata. Antony Blinken, Segretario di Stato americano, presente all’incontro in Giamaica, ha offerto anche 33 milioni di dollari in assistenza umanitaria immediata. Ha inoltre dichiarato che Ariel Henry è il benvenuto a Porto Rico, dove si trova attualmente, confermando le dimissioni in una conversazione telefonica.

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