Natura selvatica a rischio, Legambiente lancia piano di tutela basato su App e droni

Il piano di Legambiente si basa su tecnologie digitali, App e droni

Carola Pelleraro
4 Min di lettura

“Parchi e aree marine protette non perdano la grande opportunità dei fondi del PNRR per la digitalizzazione e definiscano al più presto i Piani d’azione per le specie e gli ecosistemi a rischio e le strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici”. Con questo appello Legambiente lancia il suo piano pilota per la tutela della natura selvatica a rischio, avviato grazie ai finanziamenti del Programma LIFE dell’Unione Europea.

Il piano si basa sull’utilizzo di tecnologie digitali che, come sottolinea Stefano Raimondi, responsabile nazionale biodiversità di Legambiente, “se accompagnate da scelte serie da parte dei legislatori e dei politici europei, sono un ausilio fondamentale per conoscere e pianificare le azioni per la salvaguardia delle specie a rischio”.

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Bracconaggio

App per proteggere i delfini

“Marine Ranger” è la nuova applicazione lanciata da Legambiente con l’obiettivo di monitorare gli oltre 10 000 delfini presenti nel Mediterraneo e lanciare delle tempestive segnalazioni qualora questi fossero in pericolo.

Secondo i dati forniti sono circa 200 i delfini che ogni anno si arenano sulle coste italiane. Le cause possono essere molteplici: la cattura accidentale; le ferite causate da ami e altri attrezzi da pesca nel tentativo di seguire i pescherecci; l’incagliamento nelle reti. Per questo sempre più associazioni creano dispositivi acustici e visivi che possano tenere i cetacei lontani dalle reti o applicazioni utilizzabili dagli stessi pescatori per rilevare la presenza di delfini nelle vicinanze.

Droni per sorvegliare i nodi delle tartarughe

Altra specie ad elevato rischio sono le tartarughe marine Caretta Caretta, per la cui tutela è stata progettata l’app Life Sea.net. Questa tecnologia permette di segnalarne la presenza e inviare la loro posizione agli enti preposti alla loro tutela.

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Caretta Caretta

Oltre a ciò sono stati creati dei droni utilizzabili come “sentinelle”, tramite i quali si controllano le coste dell’intera Penisola in cui si ha maggiore presenza di nidificazioni di Caretta Caretta per verificare eventuali minacce alla specie.

Creazioni di Aree protette

Tra le altre proposte presentate da Legambiente nel corso del World Wildlife Day – oltre a quelle succitate e altre relative alla transizione ecologica e alla lotta alla crisi climatica – vi è anche la progettazione e il ripristino di barriere coralline, parchi ed aree protette tramite l’utilizzo delle stampe 3D.

A finanziare questa innovativa tecnologia sarà il PNRR, il quale “ha previsto la donazione di 100 milioni di euro per la digitalizzazione dei parchi e delle aree marine protette, allo scopo di stabilire procedure standardizzate e digitalizzate per la modernizzazione, l’efficienza e l’efficace funzionamento delle aree protette in diversi ambiti”.

Tecnologie contro il bracconaggio e i roghi

In un’ultima istanza non potevano mancare proposte per debellare il bracconaggio e i roghi. A tal proposito sono stati infatti creati dei sensori IoT il cui obiettivo è “monitorare gli spostamenti dei bracconieri e facilitare l’intervento dei ranger”. La stessa tecnologia è stata adottata anche per rilevare la posizione, l’intensità, la diffusione, la probabilità di verifica dei roghi.

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Delfini

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