Roma, due ragazze aggredite in una discoteca del quartiere Flaminio

Le giovani, una di ventuno anni e l'altra di ventitré sono state ferite a colpi di coltello, entrambe sono state portate in ospedale e non sono in gravi condizioni ma 14 giorni di prognosi

Redazione
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Due ragazze sono state aggredite ieri sera, nella notte tra il 2 e il 3 marzo mentre ballavano all’Opus Club, un locale notturno romano situato nel quartiere Flaminio. Il locale aveva appena riaperto dopo un’interdizione della Procura di Roma che aveva costretto il night club a chiudere al pubblico per otto giorni. Sulla vicenda di ieri indaga ora la polizia.

Roma, due ragazze aggredite in discoteca: le condizioni non sono gravi

Le giovani donne, una di ventuno anni e l’altra di ventitré sono state ferite a colpi di coltello, entrambe sono state portate in ospedale e non sono in gravi condizioni ma 14 giorni di prognosi.

Discoteca Roma
Roma, due ragazze aggredite in una discoteca del quartiere Flaminio 3

Risse, aggressioni e violenza sono all’ordine del giorno all’Opus Club che era stato chiuso pochi giorni fa proprio perché pericoloso per la sicurezza pubblica e aveva riaperto ieri sera stesso. Un giovane era stato colpito da un cesto portaghiaccio mentre era in pista. Altri due feriti causati da liti futili.

La situazione infatti era diventata preoccupante per l’intero quartiere, che si era mosso e sporto denunce e appelli pubblici contro il fenomeno della mala movida che anima il quartiere Flaminio. La Procura aveva costretto l’Opus club a rimanere chiuso per più di una settimana.

Roma, la discoteca Opus al centro dei riflettori

Non è la prima volta che la discoteca Opus anima le pagine di giornale della cronaca locale. Lo scorso dicembre aveva fatto discutere una festa di Natale organizzata dalla Fondazione dell’ordine degli avvocati di Roma, un evento presentato come iniziativa di beneficienza con raccolta fondi.

Nel bel mezzo della quale erano spuntante sul palco sono salite quattro cubiste svestite e questo sollevò non poche polemiche tanto che uno dei legali presenti all’evento, scrisse una mail di protesta alla fondazione, recriminando la scelta poco ortodossa: “L’organizzazione ha previsto la presenza, sul palco, di ragazze/ragazzine stile “cubiste” anni Ottanta. L’ho trovato sbagliato o quanto meno decisamente inopportuno in questo momento storico caratterizzato dall’esplodere di fenomeni che possiamo definire di patriarcato, maschilismo e/o similia”.

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