Liliana Segre querela Basile, la accusò di essere preoccupata solo per la sofferenza dei “bambini ebrei”

La senatrice a vita era stata accusata dall'ex diplomatica di avere a cuore solo la sorte dei bambini ebrei e ignorare quella dei palestinesi. Segre ha impugnato la questione per vie legali, il risarcimento dovuto andrà interamente in beneficienza

Redazione
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Ciò che era stato annunciato è diventato un atto giuridico: la senatrice a vita Liliana Segre ha depositato la querela nei confronti di Elena Basile, l’ex diplomatica che un mese fa accusò la Segre di essere preoccupata solo per la sofferenza dei “bambini ebrei” – e non di quelli palestinesi – uccisi nello scontro tra Israele e Hamas.

Segre querela Basile: “I bambini palestinesi non la toccano”

Lei cara signora dice di non riuscire a dormire, tormentata dal timore che la testimonianza di Auschiwtz non sia valsa a nulla. Ma i bambini palestinesi non la toccano? Proprio lei, una sopravvissuta all’Olocausto, non spende neanche una parola per loro?“, aveva polemizzato Basile in un video postato sui suoi canali social. 

elena basile attacca liliana seg
Liliana Segre querela Basile, la accusò di essere preoccupata solo per la sofferenza dei "bambini ebrei" 3

Le accuse erano poi degenerate: “Anche loro erano molto buoni con i loro bambini, anche loro avevano una morale per i tedeschi, ariani e bianchi e non sentivano nulla per la morte degli ebrei. Lei vuole imitarli?” aveva continuato Basile su Youtube, accostando il presunto atteggiamento della Segre a quello dei generali nazisti dei campi di sterminio.

Segre querela Basile e intraprende anche via civile

Neanche 24 ore dopo e in seguito ad una bufera scoppiata sulle parole di Basile, l’ex ambasciatrice aveva inviato una lettera di scuse, tramite le colonne del Fatto Quotidiano, confessando che aveva parlato senza conoscere i fatti: non aver letto né ascoltato le dichiarazioni di Liliana Segre, si era basata sui racconti di terzi.

Ma lo sforzo non bastò: la Segre non replicò alle scuse. Aveva già intrapreso le vie legali per trattare la questione e oggi è arrivata l’ufficialità: l’avvocato Vincenzo Saponara ha depositato la querela di Liliana Segre nei confronti di Elena Basile. Inoltre la Segre procederà anche per via civile, appellandosi all’avvocato Daniela De Pasquale, dello Studio Ughi e Nunziante di Milano, che farà in modo di rimuovere i messaggi diffamatori e cercherà di ottenere un risarcimento ai danni che ne sono derivati che sarà interamente devoluto in beneficienza.

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