Proseguono i contrasti e le polemiche a seguito del corteo pro-Palestina di venerdì scorso a Pisa, dove gli scontri tra studenti e forze dell’ordine hanno previsto l’apertura di un’inchiesta per valutare i possibili errori nella gestione dell’ordine pubblico. Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto alla Camera durante l’informativa sulle manganellate agli studenti dei cortei Pisa.
“Auspichiamo tutti che le manifestazioni pubbliche si svolgano in maniera pacifica e senza incidenti. Tuttavia, il ricorso alla forza contro ragazzi minorenni rappresenta sempre una sconfitta per la società“, ha dichiarato il ministro dell’Interno, per poi precisare: “È doveroso sottolineare il diritto degli appartenenti alle forze di polizia di non subire processi sommari. Sono lavoratori che meritano il massimo rispetto. La gestione dell’ordine pubblico è un impegno quotidiano, delicato e non privo di rischi, svolto con dedizione dalle donne e dagli uomini in divisa“. Dichiarazioni a cui sono seguiti gli applausi del centrodestra.
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Piantedosi: “Non coinvolgere la polizia nelle polemiche politiche“
Piantedosi ha condannato “ogni tentativo di strumentalizzare, tendando di coinvolgerle nelle polemiche politiche, il lavoro delle Forze di polizia“, che ha definito “presidio delle Istituzioni democratiche a cui è rimesso il compito fondamentale e imprescindibile di garantire a tutti, in modo imparziale, l’esercizio del diritto di riunione e di manifestazione del pensiero“.
Il ministro dell’Interno ha poi aggiunto che per la manifestazione a Pisa non era stato presentato alcun preavviso alla questura, in violazione della legge. Il rischio di violenze, secondo il ministro, è pari a zero se i manifestanti non mettono in atto “comportamenti pericolosi“. Inoltre, Matteo Piantedosi ha evidenziato come la questura, essendo stata informata del corteo non autorizzato, abbia cercato “più volte, senza esito, di contattare gli organizzatori per ottenere informazioni in merito al tipo di iniziativa che sarebbe stata svolta e al relativo percorso, al fine di poter disporre idonei servizi di ordine pubblico“.
Meloni: “Pericoloso togliere sostegno a forze dell’ordine“
La tensione politica sul tema resta alta. La premier Giorgia Meloni ha rotto il silenzio dopo sei giorni dai fatti di Pisa e dopo il richiamo del Presidente Mattarella, che ha definito le manganellate un “fallimento“. La presidente del Consiglio ha messo in guardia dai rischi di un crollo di fiducia nelle forze dell’ordine: “È un gioco pericoloso togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la propria incolumità per garantire la nostra“.
Il Presidente del Consiglio Meloni ha poi ricordato che “se qualcuno sbaglia, deve essere sanzionato“, rimarcando che non si può parlare delle forze dell’ordine solo “quando qualcosa non funziona“. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani concorda: “È un errore fare un processo alle forze dell’ordine“.
Trasferimento della dirigente di Firenze e assalto a Torino
Le parole della premier sono arrivate al termine di una giornata intensa. Ieri è stata trasferita la dirigente del Reparto Mobile di Firenze Silvia Conti, da cui dipendono i reparti che hanno operato a Pisa. Da oggi prenderà servizio alla sezione anticrimine di Pescara. Tra sei mesi andrà in pensione. Sempre ieri, a Torino, c’è stato un assalto a una volante della Polizia commesso da alcuni antagonisti. Piantedosi ha definito l’atto “inaccettabile” e “sintomatico del clima di veleno e sospetto a cui sono sottoposte le forze dell’ordine in questi giorni“. In serata è intervenuto anche il Presidente Mattarella, che ha chiamato il capo della Polizia per essere informato dell’accaduto e per esprimere solidarietà agli agenti aggrediti a Torino.
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