Truzzu si pente e si duole: “La responsabilità è solo mia, non so dove ho sbagliato”

Paolo Truzzu si è assunto la responsabilità della sconfitta in Sardegna, cercando di attutire il colpo. Il malcontento rimane e Matteo Salvini commenta: "Se avessimo avuto più tempo avremmo avuto più possibilità di vittoria"

Redazione
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La sconfitta in Sardegna ha costretto il centrodestra a serrare le fila. La vittoria di Alessandra Todde è arrivata come un fulmine a ciel sereno, almeno nelle vite di coloro che su Paolo Truzzu avrebbero scommesso tutto. Giorgia Meloni è tra questi, eppure, il bagno di umiltà è giunto anche per lei, anche se un po’ mitigato dalle dichiarazioni del suo candidato sconfitto.

Mia è la colpa, abbiamo perso per uno sputo, appena duemila voti, ma ho mandato un messaggio a Meloni e le ho scritto che solo mia è la responsabilità“, queste le parole drammatiche di Paolo Truzzu che ora si sente in colpa per le sorti del suo partito. Nessuno, infatti, avrebbe potuto immaginare che il sindaco meno apprezzato d’Italia, potesse non essere la scelta giusta per le elezioni regionali in Sardegna, Regione dove un terzo degli elettori vive proprio nel capoluogo.

Meloni
Giorgia Meloni

La Lega ha ottenuto meno del 4% di voti in Sardegna, un colpo durissimo per un partito che subito dopo aver rinunciato a metà del suo nome – quel Nord che a Salvini non piaceva proprio – ha ottenuto la prima vittoria nel sud Italia proprio in Sardegna. Eppure il leader leghista può dormire tranquillo, sapendo che lottare contro Giorgia Meloni per il candidato sardo aveva uno scopo. Ora a pagare le conseguenze è la troppo sicura Giorgia Meloni che dovrà fare i conti con le conseguenze della sua scelta.

Truzzu: “Non so dove ho sbagliato, ma il risultato è chiaro

Dall’inizio dello spoglio dei voti sembrava che Paolo Truzzu si fosse già reso conto della triste verità che attendeva la maggioranza. “È andata così, purtroppo” avrebbe detto il sindaco di Cagliari durante gli scrutini, frase però velocemente smentita da voci del partito. Eppure il dubbio resta, perché la consapevolezza di poter aver fatto uno sbaglio, colpisce ancora più duro quando il risultato non è certo. Dopo l’annuncio della vittoria di Todde, i dubbi scompaiono e rimane solo il rammarico.

Credo che influisca soprattutto il voto di Cagliari e credo che sia stato un pronunciamento più contro il sottoscritto che a favore di Todde“, afferma Paolo Truzzu cercando di ribaltare la situazione e sminuire la vittoria giallorossa. Il voto non si è basato sul candidato che piaceva di più, ma su quello che convinceva meno. Si sa, in questi casi ciò che è importante è rimanere al centro dell’attenzione. “Non so dove ho sbagliato, ma visto il risultato è chiaro che i cittadini non hanno apprezzato ciò che ho fatto“, con queste parole Truzzu cerca di giustificarsi.

Paolo Truzzu
Paolo Truzzu

Sono tante le cose che Truzzu non sa, come dice lui stesso: “Non so se ci saranno ripercussioni in FdI dal punto di vista politico, ma stiamo parlando di una competizione elettorale. Come in una sfida sportiva, si vince e si perde“. Quindi, l’importante è partecipare, ma non sembrerebbe sicuro che Giorgia Meloni sia d’accordo con le parole del suo candidato. “Mi invitate nel giorno in cui perdiamo le elezioni in Sardegna, io sono in Quaresima, non posso neanche affogare i dispiaceri nell’alcol“, così si è infatti espressa la premier davanti alla stampa estera, mostrando di non essere molto in linea col pensiero di Truzzu.

La Sardegna ha votato il centrodestra, ma Truzzu si è rivelato un punto debole

I dati delle elezioni regionali in Sardegna hanno portato alla luce una situazione contrastante. Da un lato le percentuali a favore del centrodestra sulle votazioni riferite alle liste di partito, dall’altro i consensi più alti ottenuti da Alessandra Todde come candidata singola. Un quadro che assume un aspetto ancora più antitetico se paragonato alle elezioni politiche del 2022. Il centrodestra è infatti cresciuto nei consensi all’interno dell’isola eppure il suo candidato non è riuscito ad arrivare alla vittoria.

Matteo Salvini, ponte sullo strett
Matteo Salvini (Lega)

Il voto disgiunto sembrerebbe essere stato la condanna del centrodestra, così come lo sarebbe stata la decisione di candidare Paolo Truzzu. Lo conferma anche il doge veneto Luca Zaia: “La cosa più incredibile è che abbia preso così pochi voti nella sua città, le scelte vanno fatte prima e in modo condiviso“. Sembra della stessa opinione anche Matteo Salvini, che prima ribatte: “Il problema non è il voto disgiunto, quello c’è sempre stato“, poi sostiene che “se avessimo avuto più tempo avremmo avuto sicuramente più possibilità di farcela. E magari se fossi stato aggressivo verso i grillini come loro lo sono stati con me, avremmo potuto vincere“.

Rimane, poi, la delusione di Truzzu che ancora non riesce a a capacitarsi del malcontento dei suoi cittadini: “Non immaginavo che ci fosse tanto malcontento a Cagliari, chiamavo i nostri candidati e mi dicevano che in città la situazione era buona…“.

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