Case di riposo: tra maltrattamenti agli anziani e strutture non idonee

Una serie di ispezioni a tappeto sulle case di riposo di tutta Italia hanno portato al riscontro di un alto tasso di irregolarità all'interno delle Rsa, che vanno dalle problematiche strutturali a quelle igieniche, passando per veri e propri maltrattamenti ai pazienti

Redazione
3 Min di lettura

Una serie di controlli a tappeto condotti dai Nas (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) negli ultimi mesi ha gettato luce su una realtà allarmante all’interno delle case di riposo destinate alle persone anziane e con disabilità in Italia. In un’operazione nazionale, condotta in collaborazione con il Ministero della Salute, sono stati ispezionati oltre 600 centri, mettendo in evidenza un quadro preoccupante di gravi carenze e irregolarità.


Case di riposo irregolari: sospensioni e multe salate

Secondo quanto riportato, su 191 strutture controllate, ben il 32% presentava irregolarità di vario genere, tra cui la mancanza di misure antincendio, violazioni delle norme sanitarie ed edilizie, nonché la gestione abusiva della professione medica o infermieristica. Queste scoperte hanno portato a un’azione decisa: 43 persone sono state deferite all’autorità giudiziaria, mentre altri 153 gestori e responsabili delle strutture sono stati multati per un totale di oltre 67.000 euro.

Ma le conseguenze più gravi sono ricadute su 12 strutture, per le quali è stata disposta la sospensione dell’attività o la chiusura. Si stima che ciò abbia un impatto economico di oltre 9 milioni di euro. Queste strutture, abusive o gravemente deficitarie dal punto di vista sanitario ed edilizio, sono state giudicate non idonee ad ospitare gli anziani, con carenze considerate dagli esperti come incompatibili con la dignità e la sicurezza degli ospiti.

Maltrattamenti agli anziani

Questa notizia arriva in contemporanea con un’altra secondo cui in una casa di riposo a Pontida, le autorità hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di due direttrici e quattro operatrici socio-sanitarie, dopo le segnalazioni di maltrattamenti da parte di parenti e di un ex finanziere. Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Fabio Magnolo erano iniziate già a marzo 2023. Per mesi i carabinieri hanno lavorato per raccogliere le prove dei presunti maltrattamenti, utilizzando telecamere nascoste e intercettazioni, accertando di conseguenza numerosi episodi avvenuti tra ottobre 2023 e gennaio 2024.

Raccolte le prove necessarie, gli inquirenti sono entrati nella struttura nella mattinata di ieri, 27 febbraio, supportati dai Carabinieri e dal Nucleo Antisofisticazione e Sanità. Hanno condotto controlli approfonditi, ascoltando anziani ospiti e dipendenti, e valutando le condizioni generali della struttura, compresa la somministrazione di medicinali. Il gruppo La Villa, di cui fa parte la casa di riposo in questione, ha promesso di fornire tutta la collaborazione possibile agli inquirenti, affermando però di essere del tutto estraneo alla vicenda.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo