Il colosso Playstation si sta sgretolando. La Sony Interactive Entertainment ha annunciato che licenzierà circa l’8% della sua forza lavoro globale, vale a dire circa 900 lavoratori. Da mesi la società re dei videogiochi in tutto il mondo sta subendo un bruttissimo calo delle vendite, costringendola a correre ai ripari tagliando i propri fondi.
“Dopo attente considerazioni e molte discussioni nel corso dei mesi, è diventata chiara la necessità di cambiare per fare in modo di continuare a crescere e a sviluppare la società” ha scritto il presidente e amministratore delegato della divisione, Jim Ryan, in una e-mail inviata ai dipendenti e poi resa pubblica dalla società.
Playstation: la decisione della Sony
La società della Playstation ha fatto sapere che il taglio riguarderà anche le case produttrici di videogiochi Insomniac – lo studio dietro Spider-Man – Naughty Dog – The Last of Us – e Guerrilla – Horizon. Il taglio del personale rappresenta solo la punta dell’iceberg per la Sony: qualche settimana fa infatti aveva subito un pesante crollo in Borsa – registrando il maggior calo in due anni – proprio per avere tagliato le previsioni di vendita della vecchia console di gioco PlayStation5.
Nel trimestre di dicembre le vendite della PS5 hanno mancato le stime degli analisti di circa 1 milione di pezzi, con 8,2 milioni di console, dando una botta anche alle stime dei ricavi. L’azienda prevede ora di vendere 21 milioni di unità per l’anno fiscale in corso, in forte calo rispetto alla precedente previsione di 25 milioni di unità. L’analista Michael Pachter ha spiegato: “Lo sviluppo di giochi premium è sempre stato rischioso. In passato, lo sviluppo di un gioco di successo richiedeva 100 persone e circa 30 milioni di dollari, mentre oggi si parla di 400 persone e 200 milioni di dollari. Lo sviluppo del gioco può durare anche otto anni”.
