ChatGPT ha superato il test di Turing “dimostrando alcune capacità indistinguibili da quelle delle controparti umane” aprendo così nuovi orizzonti all’Intelligenza Artificiale e alla sua sempre più evidente capacità di “apprendere e adattarsi a diverse situazioni”.
Lo straordinario risultato è stato ottenuto da un team di ricercatori, guidato dal professor Matthew Jackson, i quali hanno analizzato la personalità e il comportamento dell’ultima versione di ChatGPT, il chatbot in grado di fornire conversazioni alla pari di quelle umane.
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Lo studio condotto si è concentrato sulle versioni 3 e 4 di ChatGPT. Entrambe sono state sottoposte al test di personalità coniato da Alan Turing nel 1950 allo scopo di “determinare se una macchina sia in grado di esibire un comportamento intelligente”.
Il gruppo di ricerca, utilizzando il questionario di personalità Ocean Big Five, ha chiesto loro di descrivere le mosse in una serie di giochi comportamentali “in grado di prevedere comportamenti economici ed etici” tipici della vita reale. I risultati ottenuti sono stati poi confrontati con le risposte di 108 000 persone provenienti da 50 diversi paesi.
Le risposte dall’ultima versione del chatbot sembrano rientrare perfettamente negli “intervalli normali” dei 5 tratti di personalità analizzati, anche se la “capacità di piacere” risulta essere piuttosto bassa. In altre parole, sebbene l’intelligenza artificiale abbia superato il test di Turing la “capacità di farsi degli amici” è piuttosto scarsa.
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