Matteo Renzi non si è smentito neanche stavolta e davanti alle domande di Bruno Vespa non ha evitato di commentare l’operato altrui, o meglio, l’operato di chi oggi è al governo. Al centro delle mire renziane come sempre è finita Giorgia Meloni, accusata puntualmente di divertirsi a fare “l’influencer” più che il premier, stavolta accompagnata non solo dall’immancabile Conte ma anche dalla sorella Arianna.
Nessuna critica verso la sorella maggiore Meloni, ma solo un pronostico: “Sarà lei a correre alle Europee“. Lo stesso non si può dire di tutti i pareri poco favorevoli espressi dal leader di Italia Viva nei confronti della riforma del premierato, della spaccatura nella maggioranza, della decisione di candidare Paolo Truzzu in Sardegna e chi più ne ha più ne metta. Nella lunga discussione con Vespa, però, a mancare è proprio il nome di Matteo Renzi, che parla di sé poco e niente, troppo occupato a parlare degli altri.
Leggi Anche
Nella cornice delle Terme di Saturnia, Bruno Vespa ha avuto l’occasione di ascoltare anche altri volti della politica italiana, tra cui il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, che ha negato fermamente la spaccatura nella maggioranza: “Sedici mesi senza uno screzio in Cdm è un unicum“.
Renzi: “La riforma del premierato è fatta coi piedi“
Matteo Renzi non ha resistito dal dire la sua sulle ultime riforme volute dal governo. Prima tra tutte “la madre di tutte le riforme” su cui il leader di Iv nutre più di qualche dubbio. “Magari facessero questa riforma. Il punto è che hanno scritto una legge coi piedi – ha dichiarato l’ex leader del Pd – Se Meloni fa l’elezione diretta del presidente del Consiglio io voto sì. Ma l’elezione diretta come l’ha scritta Casellati non sta in piedi. È evidente che il presidente della Repubblica perde poteri“.
Impossibile, poi, non commentare le ultime fratture nel centrodestra, in particolare quella tra il premier e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Meloni e Salvini litigano su tutto. Dopo Blasi-Totti, Fedez-Ferragni, i Melonez sono la prossima coppia che esploderà”, ha commentato perentorio Renzi. Insomma, nonostante le rassicurazioni di Lollobrigida, per il leader di Italia Viva, il centrodestra sta attraversando una crisi non di poco conto.
“Vedremo cosa accadrà a settembre. Questa continua guerra a Salvini non so se gli conviene. Questa idea di dare sempre addosso a Salvini non so se le farà del bene o del male a Meloni. È evidente che c’è una competizione interna lì dentro – ha proseguito l’ex sindaco di Firenze – Io credo che umiliare gli alleati non serva mai. In Sardegna siamo arrivati a quel livello lì. Secondo me Meloni sta cercando di umiliare Salvini. Hanno scelto uno dei suoi, sul braccio ha la scritta ‘Trux’“.
Matteo Renzi però non si è fermato a queste dichiarazioni, decidendo di alzare la posta e lanciare una sfida al governo Meloni: “Io sono arrivato a tre anni, vediamo quanto durano loro. C’è troppa tensione, troppo nervosismo. Le parole di Crosetto… Questo governo non arriva alla fine della riforma costituzionale“.
Renzi, l’avvertimento a Schlein e il commento su Conte
Dopo le varie accuse al governo Meloni, Matteo Renzi si è concentrato anche sulle opposizioni e in particolare sulla coalizione giallo rossa. Da un lato le critiche a Conte, sempre accusato di non saper essere coerente e di cambiare troppo spesso sponda, dall’altro una sorta di monito per Schlein, che secondo Renzi si sta avventurando su un terreno pericoloso.
“Conte è un frequentatore di queste terme di cui non posso che parlare bene, ma di lui no” ha esordito così il leader di Iv, per poi lanciare il suo attacco al pentastellato: “Non ha finanziato le strade con il Pnrr. Cambia idea su tutto. Va bene che non ci son più bandiere in politica, ma lui è una banderuola“. Meno critico su Elly Schlein, a cui dedica solo un avvertimento: “Se perde Firenze, perde il Nazareno“.
© Riproduzione riservata