Firenze, attentato all’alta velocità: arrestato anarchico per terrorismo

La Procura di Firenze ha mosso le accuse di attentato alla sicurezza dei trasporti e rimozione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro con l'aggravante della finalità di terrorismo contro un italiano appartenente all'area anarchica

Redazione
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La Procura di Firenze ha mosso le accuse di attentato alla sicurezza dei trasporti e rimozione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro con l’aggravante della finalità di terrorismo contro un italiano appartenente all’area anarchica. L’uomo è ritenuto l’autore dell’azione – avvenuto lo scorso 8 agosto – in una galleria nel tratto fiorentino dell’Alta velocità ferroviaria che determinò l’interruzione della linea.

Firenze: le disposizioni delle autorità

Questa mattina la Digos di Firenze ha eseguito l’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari. Nel corso dell’attentato venne danneggiato un quadro elettrico, un piezometro e il relativo modem per la trasmissione dati, che servono per il monitoraggio dell’infrastruttura ferroviaria. Secondo le autorità l’autore strappò dei cavi le due telecamere di videosorveglianza che monitorano il piazzale dove si trovava la carrozza, impedendo così il soccorso di eventuali passeggeri.

Secondo le accuse, “l’insieme dei danni provocati compromise e mise in pericolo l’intero sistema di soccorso e la gestione dell’emergenza della galleria“. L’azione poi venne rivendicata il 14 agosto sul sito web di area anarchica “Il rovescio”. La Procura di Firenze fa sapere che “si invocava principalmente una delocalizzazione della lotta, laddove lo Stato non può proteggere i suoi servizi essenziali, come quello ferroviario e, in particolare, l’alta velocità per la sua estensione nello spazio“.

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