Calabria, operazioni contro la ‘ndrangheta: sequestrati beni per 2,5 milioni di euro

Le due operazioni hanno portato al fermo di circa 40 persone, accusate di vari reati tra cui associazione di tipo mafioso armata, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione e traffico illecito di stupefacente. A Catanzaro sono stati sequestrati terreni, immobili e beni dal valore superiore a 2,5 milioni di euro

Redazione
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Due maxi retate hanno coinvolto questa mattina il territorio tra Reggio Calabria e Catanzaro e portato al fermo di circa 40 persone indiziate per reati di vario titolo. L’operazioneGallicò” è stata condotta nel territorio reggino con lo scopo di eseguire due ordinanze cautelari nei confronti di 18 persone, accusate di vari reati tra cui associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, detenzione illegale di armi e intestazione fittizia di beni.

Una seconda operazione ha avuto luogo a Catanzaro nei confronti di 22 indagati per le ipotesi di reato di associazione di tipo mafioso armata, concorso esterno in associazione mafiosa, e altri reati, anche aggravati dalle modalità e finalità mafiose, quali estorsione, reati in materia di armi, detenzione e traffico illecito di stupefacenti, ricettazione, sequestro di persona, furto in abitazione e danneggiamento seguito da incendio.

L’operazione “Gallicò” a Reggio Calabria

L’operazione contro la ‘ndrangheta svoltasi oggi a Reggio Calabria è stata condotta dal personale della polizia di Stato e del comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, a seguito della conclusione delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica. Delle 18 persone interessate dalle due misure cautelari, 16 sono finite in carcere, una agli arresti domiciliari ed una con obbligo di presentazione alla pg, come riporta SkyTg24. In totale, però, all’interno dell’operazione “Gallicò” sono 40 le persone indagate.

Catanzaro, sequestrati beni dal valore di 2,5 milioni di euro

Una seconda operazione si è svolta a Catanzaro al fine di dare esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della repubblica. Anche in questo caso sono più di dieci le persone in stato di fermo. In totale gli indagati nel territorio di Catanzaro sono 22, di cui 19 detenuti in carcere e tre ai domiciliari.

Inoltre, gli uomini del Centro operativo D.I.A. di Catanzaro con i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, hanno sequestrato beni immobili e disponibilità finanziarie riconducibili a “due soggetti indiziati di appartenere ad una associazione di cui all’arti. 416 bis c.p.“. Si tratterebbe di alcuni individui coinvolti nel procedimento “Orthus“, riguardante la cosca della ‘ndrangheta attiva a Torre di Ruggiero e Chiaravalle Centrale.

La misura cautelare ha riguardato terreni, immobili e società dal valore di oltre 2,5 milioni di euro, ma il procedimento è ancora in corso. Nella nota della Procura si legge che “il provvedimento è nato sulla base delle indagini patrimoniali svolte dal Centro operativo D.I.A. di Catanzaro e dal nucleo di Polizia economico finanziaria / gruppo investigazione criminalità organizzata della GdF, volte a verificare l’effettiva disponibilità, la provenienza dei beni e la sproporzione del relativo valore rispetto ai redditi dichiarati e alla attività lavorativa“, come riporta Agenzia Dire.

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