Dopo decreto Caivano record di minorenni in carcere, quasi 500 in Italia

50,1% di minori negli istituti penali minorili e aumento delle misure cautelari, a causa del Decreto Caivano. Lo rivela Antigone nel suo settimo rapporto sulla giustizia minorile

Redazione
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Il numero di minori detenuti nelle carceri italiane è in pericoloso aumento. Secondo l’ultimo rapporto di Antigone, aggiornato al 15 gennaio 2024, sono ben 496 i ragazzi reclusi, contro i 425 del 2023. Un dato preoccupante che fa segnare un record negativo e che, secondo l’associazione, è diretto effetto del Decreto Caivano.

Decreto Caivano: un passo indietro per la giustizia minorile

Il Decreto Caivano, emanato nel 2023, ha introdotto una serie di misure che, secondo Antigone, stanno avendo un impatto distruttivo sul sistema della giustizia minorile. L’associazione denuncia un aumento del ricorso alla detenzione e una diminuzione della qualità dei percorsi di recupero per i giovani autori di reato.

Chi sono i minori detenuti

Dall’analisi del rapporto emerge che il 50,1% dei minori detenuti ha un’età compresa tra i 16 e i 17 anni. Inoltre le ragazze rappresentano il 2,3% (circa 13) del totale e il 51,2% (254) dei minori detenuti è straniero, le città di maggior provenienza sono Tunisia, Marocco, Egitto, Bosnia Erzegovina, Serbia e Croazia.

Il sovraffollamento degli istituti minorili

Il numero di minori detenuti è in aumento e gli istituti minorili italiani sono sovraffollati. Il Beccaria di Milano è l’istituto con il maggior numero di presenze (69 ragazzi), mentre quelli con il minor numero di detenuti sono Quartucciu (Sardegna) e Pontremoli (Toscana), entrambi con 8 ragazzi.

Aumento delle misure cautelari

Il rapporto di Antigone evidenzia anche un netto aumento delle misure cautelari, passate dalle 243 del 2023 alle 340 del 2024. Anche questo dato è riconducibile al Decreto Caivano, che ha esteso la possibilità di accompagnamento a seguito di flagranza di reato e della custodia cautelare.

Il rapporto di Antigone sulla giustizia minorile in Italia presenta un quadro preoccupante. L’aumento del numero di minori detenuti e delle misure cautelari è un segnale di un sistema che non funziona. È urgente rivedere il Decreto Caivano e mettere in atto misure che favoriscano il recupero e la reintegrazione sociale dei minori autori di reato.

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