Dengue, Roma dà il via ai vaccini, Schillaci: “Situazione sotto controllo”

Un accesso preferenziale alla vaccinazione sarà dato a chi ha già contratto l'infezione e ha programmato un viaggio o chi passera un tempo prolungato in zone endemiche, ma Schillaci è tranquillo: "Siamo allertati, stiamo facendo tutto ciò che necessario"

Redazione
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Da ieri, martedì 20 febbraio, è possibile ricevere le prime somministrazioni del vaccino contro la dilagante infezione da Dengue, presso l’Ambulatorio di malattie tropicali dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani. Il vaccino TAK-003 sarà inoculato a tutta la popolazione richiedente ma solo per gli individui a rischio. Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha espresso ottimismo dei confronti del sistema sanitario nazionale: “Abbiamo imparato dalla pandemia di Covid“.

Dengue, Schillaci: “In Italia siamo tranquilli”

Nelle scorse settimane si era innalzato il livello di allerta per la contaminazione da Dengue, tanto che erano state messe in atto delle misure negli aeroporti per limitare il rischio di diffusione dell’infezione. Ma in riferimento alla Dengue il ministro Schillaci si sente tranquillo: Per quanto riguarda la Dengue, la situazione in Italia è sotto controllo, ma siamo allertati e per questo motivo stiamo facendo tutto ciò che necessario. Al momento siamo tranquilli”, ha affermato in un intervento a margine della sesta edizione dell”Inventing for Life Health Summit’, dedicata al tema La Salute conta!, promosso da Msd Italia al Maxxi di Roma.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato un’allerta sulla malattia X, ma in merito all’Italia Schillaci ha assicurato che, “sulla base di quello che è successo per il Covid, credo che siamo in grado di fronteggiare una nuova pandemia. Abbiamo imparato la lezione del Covid e quindi siamo pronti“.

Sul rischio dello scoppio di nuove pandemie il ministro afferma che: “Spero che non ci sia nessuna nuova pandemia per i prossimi 100 anni. Se considerate che il Covid è esploso 100 anni dopo l’influenza spagnola, speriamo che avremo qualche anno tranquillo per pensare a migliorare la nostra sanità e per dare le risposte ai cittadini sui tanti temi caldi. Penso alle liste d’attesa, alla prevenzione, alle malattie oncologiche, agli gli screening su cui stiamo lavorando”.

Vaccino Dengue, chi e come può accedere

Il vaccino infatti è indicato per coloro che hanno già contratto l’infezione da virus Dengue e stanno per intraprendere un viaggio in aree endemiche oppure a soggetti che, a prescindere dall’infezione, dovranno soggiornare per lunghi periodi in paesi ad elevata endemia. Queste le categorie che avranno un accesso preferenziale al vaccino: ulteriori informazioni e sviluppi sulle somministrazioni saranno pubblicate sul sito dell’Istituto.

febbre dengue
Dengue

La vaccinazione sarà effettuata previa visita presso gli ambulatori dell’Istituto, in modo che lo specialista valuti i rischi legati al viaggio, e fornisca consigli e indicazioni per l’utilizzo di farmaci per la profilassi o precauzioni da tenere per prevenire l’infezione.

L’Istituto precisa che: “Il costo della visita e del vaccino sono a totale carico del paziente e che quest’ultimo, per accedere all’Ambulatorio di Malattie Tropicali – Travel Clinic, deve disporre di una prescrizione medica di prima visita infettivologica per malattie del viaggiatore/tropicale”, e poi accedere tramite il link prenotazioni.spallanzani@inmi.it.

Sulla sicurezza del vaccino si è espresso Alessandra Fionda, Responsabile direzione medica e regolatoria di Takeda Italia, il cui vaccino Odenga è stato approvato nel 2023 dall’Aifa. “L’efficacia complessiva del vaccino vivo attenuato contro Dengue è dell’80% a 12 mesi dalla seconda dose – ha dichiarato all’Adnkrons – mentre l’efficacia contro le ospedalizzazioni è del 90% a 18 mesi. I risultati a lungo termine, a quattro anni e mezzo, hanno dimostrato un’efficacia complessiva del vaccino del 61,2% nel prevenire la malattia e dell’84,1% nel prevenire l’ospedalizzazione“.

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