La riforma tributaria voluta dal governo Meloni consentirà ai lavoratori autonomi di poter dilazionare il pagamento delle tasse spalmandolo su 12 mesi e permetterà di dire addio ai maxi-acconti da versare novembre, con lo scopo di rendere il sistema fiscale più equo e semplificato.
Partita Iva, le novità della riforma tributaria
Un sospiro di sollievo per le Partite Iva per le quali è stata introdotta questa novità che ha lo scopo di mettere a sistema un provvedimento eccezionale di gennaio, con cui il governo aveva permesso di dilazionare in sette mesi il versamento del primo acconto delle imposte calcolate sull’anno precedente.
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A questo si aggiunga il provvedimento che permette di rateizzare il maxi-acconto previsto per novembre che potrà essere spalmato su cinque mesi. In questo modo, i lavoratori autonomi con reddito inferiore ai 170.000 euro all’anno potranno usufruire di questa agevolazione e pagare le tasse una volta al mese, come avviene per i lavoratori dipendenti. Non è prevista l’imposizione di interessi per la dilazione del pagamento, la rateizzazione sarà a costo zero.
La riforma è stata promossa dal presidente della commissione Attività produttive della Camera e responsabile per le materie fiscali della Lega, Alberto Gusmeroli, che ha affermato che: “L’obiettivo del governo è duplice: andare incontro alle esigenze dei contribuenti e garantire all’Erario un gettito regolare. Contiamo di intervenire con un decreto nei prossimi tre mesi. L’operazione non comporta costi per lo Stato e assicura maggiore liquidità a professionisti e imprese, che in futuro avranno a che fare con un Fisco più equo”.
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