Covid, numeri in calo nell’ultima settimana: preoccupa il caso Portogallo

Redazione
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Scendono anche le terapie intensive (-11,7%), i ricoveri ordinari (-15,2%) e i decessi (-28,3%)

Proseguono in queste settimane le analisi legate al controllo della diffusione del Covid in Italia. Di seguito i risultati del monitoraggio compiuto dal gruppo indipendente Fondazione Gimbe.

Il monitoraggio della Gimbe rileva nella settimana 1-7 giugno 2022, rispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi (121.726 vs 131.977, pari a -7,8%) e dei decessi (392 vs 547, pari a -28,3%, di cui 49 riferiti a periodi precedenti). In calo anche i casi attualmente positivi (628.977 vs 679.394, -50.417, pari a -7,4%), le persone in isolamento domiciliare (624.416 vs 674.025, -49.609, pari a -7,4%), i ricoveri con sintomi (4.342 vs 5.121, -779, pari a -15,2%) e le terapie intensive (219 vs 248, -29, pari a -11,7%). 

L’analisi del presidente

Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha commentato spiegando: «Frena la discesa dei nuovi casi settimanali che si attestano intorno a quota 122mila con una media mobile a 7 giorni. Numeri di poco superiori ai 17 mila casi giornalieri con una curva in fase di plateau e condizionata dal netto calo dell’attività di testing nel lungo ponte del weekend scorso». 

Nella settimana 1-7 giugno si rileva un lieve incremento percentuale dei nuovi casi in Veneto (+1%) e Friuli-Venezia Giulia (+1,6%) e una riduzione in tutte le altre regioni: dal -3% della Sicilia al -32,8% della Valle d’Aosta. 

Rispetto alla settimana precedente, in 85 province si registra una riduzione percentuale dei nuovi casi (dal -0,3% di Parma al -35,2% di Aosta); salgono da 2 a 22 le province in cui si rileva un aumento (dal +0,4% di Messina, Padova e Roma al +20,2% di Enna), in 7 casi superiore al 10%. In nessuna provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti, attestandosi tra gli 86 casi per 100.000 abitanti di Bergamo e i 374 di Cagliari. 

Il caso Portogallo e i numeri in crescita

Desta qualche pensiero il “caso Portogallo” che ha destato una certa preoccupazione in Europa. Nel Paese lusitano, infatti, il numero dei nuovi casi è salito da meno di 9mila casi al giorno a oltre 29mila in poco più di un mese, parallelamente all’aumentata prevalenza della variante BA.5 che il 20 maggio ha raggiunto il 37%, rispetto al 18,5% di due settimane prima. 

Nel nostro Paese, l’ultima flash survey dell’Istituto Superiore di Sanità, effettuata sui campioni notificati il 3 maggio 2022, documenta una netta prevalenza della sotto-variante Omicron BA.2 (93,8%- range 65,6-100%) che in quel momento aveva quasi completamente soppiantato la BA.1 (3,52%- range 0-12,9%). 

Per quanto riguarda il tema delle nuove sotto-varianti BA.4 e BA.5, queste si attestavano invece rispettivamente allo 0,47% (range 0-4%) e allo 0,41% (range 0-5,6%). Tramite una circolare, redatta dal ministero della Salute il 1 giugno, a breve verrà pubblicata una nuova flash survey, condotta sui campioni notificati il 7 giugno 2022.

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