Intesa Meloni-Schlein: una strategia a lungo termine dietro gli accordi

L'intesa tra Meloni e Schlein relega Conte e Salvini a ruoli marginali e garantisce alle due donne la guida del governo e dell'opposizione

Redazione
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Martedì alla Camera sono state votate alcune mozioni presentate dal Parlamento per delineare la politica da portare avanti nei confronti del conflitto in Medio Oriente. La mozione che è stata approvata era stata presentata dal Pd ed è passata grazie ad un accordo, preso telefonicamente tra la segretaria del dem Elly Schlein e il premier Giorgia Meloni. La questione ha irritato la Lega che non è stata consultata nel processo decisionale: sembra che Meloni riservi un ruolo sempre più marginale ai suoi alleati, per mantenere le luci della scena puntate su lei e la rivale Schlein.

Intesa Meloni-Schlein, la Lega dissente

La mozione sul cessate il fuoco e sulla liberazione degli ostaggi rappresenta una passo importante per la politica estera italiana perché ne definisce la linea. L’unità della maggioranza e dell’opposizioni sulla mozione ha permesso questo successo: ma non tutti sono d’accordo con i metodi usati per raggiungere l’accordo. Matteo Salvini infatti ha avuto da ridire sulle telefonate che hanno scandito i rapporti tra Schlein e Meloni negli ultimi giorni e che hanno permesso l’intesa sulla mozione approvata: “Non è un metodo che ci appartiene” ricorda Salvini, esprimendo il suo dissenso nei confronti dell’accordo telefonico.

Matteo Salvini
Matteo Salvini

Lo stesso pensiero è stato espresso dal vice di Salvini, Andrea Crippa, che similmente ha ricordato che: “Noi della Lega discutiamo le posizioni della maggioranza all’interno della coalizione, non con le telefonate al Pd“.

Intesa Meloni-Schlein sul carro dei vincitori

Il problema è che questo successo non è stato condiviso da tutti: il palcoscenico è stato occupato dalle due donne che hanno lasciato nell’ombra Matteo Salvini e Giuseppe Conte, escludendoli dal dibattito sulla politica estera italiana. La collaborazione tra Meloni e Schlein ha portato la segretaria dem alla guida dell’opposizione e il premier a poter vantare i successi raggiunti con la mozione.

Soprattutto in vista delle elezioni Salvini e Conte faranno di tutto per ostacolare l’ascesa delle due donne che riservano un ruolo secondario al resto dell’arco costituzionale, di cui Lega e M5s fanno parte.

Tuttavia questa strategia permette a Meloni di disinnescare le richieste di Salvini, come quelle avanzate sul terzo mandato ai governatori, tema caro alla Lega poiché gli permetterebbe di mantenere Luca Zaia in Veneto. In egual maniera Schlein salirebbe sul carro dei vincitori e resterebbe al centro della scena, con uno smacco al M5s di Conte che verrebbe relegato ad un ruolo sempre minore nell’opposizione al governo. Un ritorno ad una politica polarizzata su due fronti, un ritorno al bipolarismo.

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