Il Processo di Biscardi tra gol inaspettati, rigori mancati e una Vecchia Signora troppo stanca

Al centro della sesta puntata de Il Processo di Biscardi la partita tra Juve e Udinese che ha sentenziato la fine del sogno scudetto per i bianconeri. In studio l'analisi di Marco Amelia sulla rete assegnata all'Inter e conferemata dall'arbitro dopo essere stato richiamato per il VAR.

Laura Laurenzi
8 Min di lettura

La sesta puntata de Il Processo di Biscardi ha seguito passo passo l’addio definitivo alla corsa scudetto della Juventus. Uno 0-1 che sorride ad una Udinese ordinata e con più voglia di portare a casa il risultato e che allo stesso tempo è pesante come un macigno sulle spalle della Vecchia Signora, che lascia mestamente il campo e i suoi sogni di gloria.

Il match ha intrattenuto telespettatori e ospiti in studio che hanno commentato i momenti salienti della partita, portati all’attenzione grazie al Moviolone di Luca Vano. In studio sulla tolda di comando Maurizio Biscardi e Vittoria Castagnotto a condurre una sesta puntata che ha visto in studio la presenza dell’avvocato Carlo Taormina, del portiere campione del mondo Marco Amelia, della dirigente sportiva Gioia Masia, del vulcanico professore Carmine Ruggiero e del direttore di FcInternews Maurizio Pizzoferrato. Come sempre al lavoro la redazione di SportFocus24: Luca Vano al Moviolone, Carlotta Desirello e Lucrezia Caminiti per le news, Lorenzo Pillar ai social e la Fashion Stylist Margherita Valigi, pronta a selezionare e a raccontare le reazioni in diretta dei telespettatori.

Progetto senza titolo 95
Maurizio Pizzoferrato, Carmine Ruggiero, redazione di SportFocus24

Tra gli ospiti la squadra femminile del Cerveteri calcio, costituita di recente e che milita nel girone A del campionato femminile di eccellenza, dominato da una corazzata come il Women Latina Calcio 1932. In studio il dirigente Antonio Morigi e l’addetto alla comunicazione Alessio Indino, che si occupa anche della telecronaca di tutte le partite. Tra le calciatrici ospiti Asia Fontana, difensore centrale e freccia del Cerveteri, e le due attaccanti Michela Mastropietro detta bomber e Alice Rutili, un duo che vuole rinverdire le gesta della coppia per eccellenza Pulici e Graziani. In 10 partite disputate la giovane e simpatica squadra del Cerveteri ha realizzato una media di 3,6 reti a partita che non sono però bastati ad assicurare una posizione di vertice.

Progetto senza titolo 96
La squadra del Cerveteri calcio

Puntata molto animata, con esperti e appassionati di calcio praticamente divisi su tutto. Insomma l’Italia dei commissari tecnici, quelli che il lunedì spiegano le loro tesi impugnando l’asta della bandiera della squadra per la quale tifano e pronti a brandirla contro gli altri campanili. E meno male che Pampa Sosa e Marco Amelia, due che il prato verde lo conoscono e lo hanno respirato a pieni polmoni, provano a ristabilire l’ordine delle cose. Con tanta fatica perché togliere scarpini e mutandine a giornalisti ed accademia non è cosa agevole: loro sanno, loro giudicano e loro si azzuffano. Basta il pronostico del professore Carmine Ruggiero, con tifo Napoli stampato negli occhi, a movimentare la serata: “La vittoria del campionato da parte dell’Inter possiamo dire di essersi concretizzata“. La scaramanzia scalda però gli animi dei presenti e lascia il segno sulla trasmissione.

Il Processo di Biscardi tra gol, rigori e Var

L’Udinese ha rovesciato qualsiasi pronostico grazie al gol di Lautaro Gianetti che al 25′ è riuscito a trovare il buco nella difesa della Juventus e a segnare l’unico gol della partita. Una sorpresa per tutti i tifosi che ritenevano i bianconeri favoriti nella partita, ma non per l’avvocato Taormina che, sin dai tempi di Juventus-Empoli, continua a ripetere che queste sono le squadre che mettono realmente in difficoltà la Juve.

Una dichiarazione accompagnata dal pungiglione avvelenato del professore Carmine Ruggiero che, a seguito del mancato rigore alla Juventus, ha tuonato contro il Var che “mal si concilia con le maglie a strisce“, dove c’è sempre il nero presente accompagnato a turno dal bianco, dal rosso e dall’azzurro. Impossibile non cogliere il riferimento ai favoritismi per bianconeri, rossoneri e neroazzurri. Un rigore che sul momento poteva sembrare molto simile a quello che ha fatto ottenere il penalty alla Fiorentina nella partita con l’Inter dello scorso 28 gennaio, ma che in realtà presentava differenze sostanziali: in Fiorentina-Inter, Sommer aveva colpito Nzola in viso con un pugno, mentre in Juve-Udinese Okoye non colpisce direttamente il volto di Milik evitando quindi il fallo.

Un intervento del Var che ha riacceso immediatamente lo spirito dell’avvocato Taormina che ha chiesto a gran voce che il Moviolone analizzasse in studio il gol dell’Inter alla Roma. Un gol contestato che secondo Luca Vano e Marco Amelia doveva essere annullato. “Thuram impedisce al portire della Roma Rui Patricio di posizionarsi e in oltre è sulla linea di traiettoria del pallone che permette ad Acerbi di colpire e fare rete” – ha spiegato Marco Amelia – per cui non è neanche una questione di fuorigioco ma di fallo“. E se un arbitro è chiamato a verificare un evento al VAR c’è sempre un motivo di regolamento, che nello specifico è stato redatto dopo aver ascoltato i migliori portieri nazionali sui falli che possono subire i portieri. Tra questi certamente non sarà mancata la valutazione di Marco Amelia, che ha mimato in studio cosa accade ad un portiere nella situazione specifica. Intellettualmente corretta la posizione di Amelia che ha tenuto a sottolinerae che avrebbe fornito lo stesso parere anche a parti invertite, se cioè l’autore fosse stato Lukaku.

Il Processo di Biscardi, scintille in studio sui pronostici dell’Inter

In studio la situazione è diventata elettrica a seguito dell’analisi della partita da parte del Pampa Sosa, in un momento in cui la Juve stava cercando di ripartire e guadagnare almeno il pareggio, anche se con grande fatica. Il professore Carmine Ruggiero non è riuscito a trattenersi ed ha criticato il gioco della Juve, tirando in gioco anche la scaramanzia. “Gli Juventini parlano come se avessero già lo scudetto in tasca, quando è ancora tutto da vedere“, per poi lanciare a sua volta la battuta poco scaramantica: “In realtà la vittoria in tasca ce l’ha l’Inter e va detto“.

Non passa inosservato lo scambio di occhiate tra il professore e il giornalista Maurizio Pizzoferrato, su cui Ruggiero incalza subito: “Lei non è dell’Inter?“. Parte l’acceso scontro tra i due tifosi, anche se il giornalista preferisce definirsi “giornalista, più che tifoso dell’Inter“. Ruggiero sembra fare un passo indietro, ma poi l’attacco: “Mi era sembrato di capire che fossi un giornalista che tifa Inter. Non è mica una vergogna“.

Uno scambio di battute acceso che però si spegne velocemente, almeno finché il commento di un telespettatore non è stato riportato in studio da Margherita, ragazza social de Il processo di Biscardi. “Mitico il prof con gli occhiali a scacchi che attacca il giornalista che si vergogna di dire che è interista. Forza Napoli“. Una battuta che permette subito a Pizzoferrato di ribattere: “Io vado in trasferta con l’Inter come professionista, ma non come tifoso” e il simpatico e pungente sketch si conclude così, tra le risate del pubblico.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo