Il lavoro più antico del mondo si sta dirigendo verso la sua prima crisi. A Berlino ha aperto il primo bordello in cui a intrattenere gli ospiti paganti non sono prostitute in carne ed ossa ma bambole che prendono vita grazie all’Intelligenza Artificiale. Prezzi esorbitanti per una notte di follie, in cui dare sfogo a tutte le proprie fantasie senza essere giudicati e senza il rischio di ricevere un “No” come risposta.
Basta con l’ansia da prestazione, la paura del giudizio del proprio partner sessuale o il timore di mostrarsi vulnerabile durante l’amplesso. Le bambole che Cybrothel mette a disposizione sono mute, a meno che tu non voglia farle parlare, e non potranno mai raccontare a nessuno cosa è successo durante le ore passate insieme. Il futuro dispotico di cui tutti avevamo paura si sta avvicinando, ma le preoccupazioni sembrano scomparse per lasciare spazio solo all’entusiasmo.
Berlino, Cybrothel promette esperienze senza alcun tipo di limite
Bambole a grandezza naturale in ogni camera, pronte a prendere vita non appena il cliente indosserà il suo visore, centinaia di avatar tra cui scegliere e varie personalizzazioni dal costo di 39 euro l’una. Questi gli ingredienti del Cybrothel di Berlino, dove ogni cliente potrà avere un’esperienza sessuale unica e volendo irripetibile.
L’Intelligenza Artificiale si occuperà di tutto il resto. Tramite il visore, la bambola prenderà vita e sembrerà a tutti gli effetti umana, anche non potendo compiere movimenti in autonomia. Forse tra qualche anno l’esperienza potrà essere completata, ma per ora a Berlino bisognerà accontentarsi dell’immaginazione. Il corso per un’ora di sesso virtuale è di 290 euro, 359 euro per due ore e 459 per un’intera notte. Prezzi ben oltre la media che servono però a coprire le spese della costosissima tecnologia utilizzata dal Cybrothel.
Le bambole potranno assumere le sembianze preferite dal cliente, possono adottare un linguaggio osceno e cimentarsi in giochi di ruolo. Tutto questo grazie ad un visore 4D che renderà l’esperienza il più vicina alla realtà possibile, e per alcuni anche migliore di quella vera. “In questo posto l’unica persona che potrà giudicarti sei tu. Non ci sono persone vere ma solo Sex toys, quindi perché avere l’ansia da prestazione?“, ha dichiarato Matthias Smetana, co-proprietario di Cybrothel.
Le controindicazioni degli esperti
“Non tutto è oro quello che luccica” e anche nel caso Cybrothel il proverbio si dimostra veritiero. Il rischio più grande che si incorre quando la finzione si dimostra più bella e piacevole della realtà è che quest’ultima venga dimenticata. Se ogni ansia scompare durante il sesso con una bambola virtuale, perché dovrei tornare a farlo con persone reali? Forse per il costo esorbitante che verrebbe a costare ogni amplesso. Ma a parte questo, il pericolo che si inizia a preferire il mondo virtuale a quello reale si fa sempre più concreto.
“Un luogo senza critiche è anche un luogo senza alcun tipo di vulnerabilità, e il sesso è un’attività intrinsecamente vulnerabile” ha dichiarato la sessuologa Alice Child spiegando che “Se si ha paura dell’intimità, evitare il sesso usando l’IA può privarti della capacità di avere un’esperienza veramente umana con un partner“. Una conseguenza che potrebbe sembrare scontata ma che spesso sembra dimenticata.
Anche Emma Bennet, direttrice del bordello Onyxx a Townsville, in Australia, ha sottolineato alcuni degli aspetti controversi di Cybrothel: “I nostri clienti desiderano il contatto umano, una connessione. L’unica interazione che esiste è quella umana che è poi l’unica reale“. Bennet non è fan dell’IA utilizzata nelle relazioni intime ed è convinta che Cybrothel avrà vita breve proprio perché non crede che i clienti dopo una prima esperienza decideranno di tornare per ripeterla.
