Una tendenza in crescita quella dei casi di morbillo in Italia: i dati sembrano preoccupanti e il rischio sarebbe quello di uno scoppio di un’epidemia. Questo è quanto emerge dalle informazioni contenute nei bollettini pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità che ha appena reso noti i numeri relativi al 2023. Il monito degli specialisti è quello di puntare sul vaccino per contrastare la diffusione del virus.
Morbillo, impennata nei numeri di Italia
Questo è quanto si attesta in virtù dei dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità in riferimento ai numeri dell’anno scorso, durate il quale sono stati registrati 43 casi di morbillo, in aumento rispetto ai 15 del 2022; 32 casi solo tra settembre e dicembre 2023, un trend in ascesa visti i numeri di gennaio 2024 che si attestano sui 27. Cifre in pericolosa crescita.
Sembra che l’incidenza più elevata caratterizzi i bambini sotto i 5 anni e quasi la totalità dei casi – 93%- non era vaccinata. Complicanze hanno accompagnato più del 20% dei casi: tra queste la diarrea, polmonite, insufficienza respiratoria. In termini geografici è la regione della Campania che ha riportato più malati.
“L’aumento dei casi che si è registrato in Italia è più contenuto rispetto a quello di altri paesi europei su cui l’Oms ha recentemente lanciato un allarme, ma non va sottovalutato” precisa Anna Teresa Palamara, alla guida dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità.
Poi mette in guardia sulle possibili conseguenze: “Il morbillo può essere potenzialmente molto pericoloso, specie per i più piccoli, come dimostrano proprio i dati Oms per l’Europa, che riportano nel 2023 21mila ospedalizzazioni e 5 morti. Il vaccino, che è sicuro ed efficace, rimane lo strumento principale a disposizione per contrastare questa malattia” come si legge in un comunicato stampa dell’Iss.
