Totò Riina, arrestato a Malta il genero del boss mafioso

Il genero del famoso boss della mafia Totò Riina è stato arrestato a Malta. L'uomo era fuggito dall'Italia per evitare di scontare la pena di una condanna per frode

Redazione
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Antonio Ciavarello, noto come il genero del defunto boss mafioso Salvatore Totò Riina, è stato arrestato giovedì 8 febbraio a Malta, su richiesta delle autorità italiane in esecuzione di un mandato di cattura europeo. L’uomo, legato sentimentalmente alla figlia di Riina, Maria Concetta, è stato tratto in arresto all’alba nella località di Mosta, situata nel cuore dell’isola maltese.

I motivi dell’arresto

Genero Totò Riina arrestato a Malta
Antonio Ciavarello

La cattura è avvenuta nel contesto di una sentenza pendente per frode, per la quale era stato precedentemente condannato dalla Procura di Brindisi. Il Times of Malta ha riferito sull’arresto di Ciavarello, che ha avuto luogo proprio il giorno successivo al suo cinquantesimo compleanno. L’emissione del mandato di arresto europeo risale al 24 gennaio, quando le autorità italiane avevano richiesto l’estradizione di Ciavarello.

Il 50enne, originario di Palermo, ha risieduto negli ultimi anni a Malta, presumibilmente nel tentativo di sfuggire alla giustizia italiana. Assistito da un interprete durante l’udienza a Malta, Ciavarello ha accettato immediatamente la sua estradizione in Italia. Secondo quanto riferito dal suo avvocato, Ciavarello non ha mai avuto problemi con le autorità maltesi e non sono state riportate accuse contro di lui sull’isola. 

I precedenti penali di Ciavarello

Tuttavia, questo non è stato l’unico incontro con la legge per Ciavarello. Pochi giorni dopo la morte di Totò Riina nel novembre 2017, Ciavarello era stato arrestato a San Pancrazio Salentino, dove risiedeva con la moglie e i tre figli. Maria Concetta, moglie di Ciavarello, è la sorella di Salvo Riina, altro noto esponente della criminalità organizzata.

Ciavarello è stato coinvolto in una precedente condanna per frode risalente al 2009, quando è stato giudicato colpevole di un reato a Termini Imerese, in provincia di Palermo. In seguito, era stato posto agli arresti domiciliari per scontare una pena residua di sei mesi.

Durante l’udienza, Ciavarello ha confermato la sua identità e ha acconsentito a tornare in Italia con l’aiuto di un interprete. Ha dichiarato di essere a conoscenza della sentenza emessa nei suoi confronti in Italia, ma ha affermato di non essere stato informato della condanna alla reclusione. In attesa della sua estradizione, Ciavarello è risultato piuttosto cooperativo con le autorità, sottolineando di non aver mai avuto problemi con la polizia maltese.

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