Trattori, la Rai precisa: “L’assenza di agricoltori sul palco decisa con Piantedosi”

Le proteste degli agricoltori continuano e il governo Meloni rimane prudente sulle concessioni. Alle 14:30 ha avuto inizio un incontro tra il premier e le delegazioni agricole per chiarire le questioni più spinose che animano le proteste. Nel frattempo la Rai fa sapere che il ministro Piantedosi ha deciso insieme ai suoi dirigenti di non far salire sul palco gli agricoltori

Redazione
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Il premier Giorgia Meloni ha deciso di incontrare gli agricoltori a Palazzo Chigi per fare il punto sulle questioni che ancora preoccupano il settore agricolo e allo scopo di trovare una soluzione che accontenti tutti. Una seconda delegazione di agricoltori è attesa alle 16 al Ministero dell’Agricoltura.

Il tavolo tra governo e organizzazioni ha avuto inizio alle 14:30 di oggi alla presenza del Presidente del Consiglio, del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, Di Antonio Tajani, Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti, Matteo Piantedosi, Raffaele Fitto, Luca Ciriani e Marina Elvira Calderone. Tra le associazioni convocate sono presenti Cia-Agricoltori Italiani, Coldiretti, Confagricoltura, Fedagripesca e Copagri.

Ad Rai: “L’assenza degli agricoltori sul palco è stata decisa con Piantedosi

In contemporanea con la riunione a Palazzo Chigi, l’Amministratore delegato della Rai Roberto Sergio ha confermato all’Ansa che la decisione di non far salire la delegazione di agricoltori sul palco di Sanremo è stata presa insieme al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. La situazione per ora vede ancora Amadeus come il lettore prescelto del comunicato degli agricoltori, i quali però non hanno ancora consegnato il testo ai dirigenti Rai, nonostante manchino poche ora alla messa in onda della quarta puntata del Festival di Sanremo.

Salvini: “Sull’esenzione Irpef si può fare di più

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini non si dice ancora soddisfatto delle misure prese dal governo. “Il tetto dell’esenzione Irpef a 10mila euro è un punto di partenza, sono convinto che si possa fare anche di più“. Il leader della Lega non è intenzionato a mollare la presa e allontanarsi dal fianco degli agricoltori, e l’incontro col premier non sembra stia cambiando le sue convinzioni.

Meloni: “Continueremo la lotta alla carne coltivata

In difesa del settore agricolo il governo Meloni è intenzionato a non tralasciare la battaglia contro la carne prodotta in laboratorio. “Sulla questione della carne coltivata ci hanno tacciato di ogni nefandezza, ma alla fine avevamo ragione. Abbiamo fatto da capofila ed abbiamo animato una maggioranza di 17 Nazioni che sta appoggiando la nostra posizione“.

Meloni: “L’esenzione per l’Irpef agricola per redditi fino a 10mila euro

Giorgia Meloni ha ritrattato sulla questione dell’Irpef agricola: “La proposta del Governo è quella aiutare gli agricoltori che ne hanno bisogno limitando l’esenzione Irpef ai redditi agrari e domenicali che non eccedono l’importo di diecimila euro“. La misura diventerò quindi un intervento in sostegno dei più deboli e non più una “misura iniqua“.

Affrontato anche il tema dei costi di produzione, in particolare per quanto riguarda la vendita di prodotti a prezzi non vantaggiosi per l’agricoltore. Per continuare la lotta alle pratiche sleali il governo Meloni rafforzerà i controlli dell’Autorità di contrasto e delle strutture Ismea “per l’elaborazione e la pubblicazione con frequenza mensile dei prezzi dei prodotti agricoli e dei costi medi di produzione delle principali filiere“.

Meloni: “Il settore agricolo è strategico per l’economia italiana

Al centro dell’incontro le “azioni prioritarie che il governo intende portare avanti, su vari livelli, a favore del settore agricolo nazionale“, che la Presidente del Consiglio ha deciso di presentare ai delegati. “Ci siamo già incontrati in passato, ma ho voluto rivedervi per confrontarci ancora sulle politiche nazionali ed europee che interessano l’agricoltura e l’agroalimentare“, ha infatti chiarito il premier Meloni, per poi sottolineare che “stiamo parlando di un settore strategico per la nostra economia, per questo è stato messo al centro della nostra azione“.

Il premier ha infatti evidenziato come negli ultimi mesi le risorse a favore del settore agricolo siano aumentate, nonostante la complessa situazione del bilancio finanziario italiano. “In 16 mesi non è possibile fare i miracoli, ma l’inversione di tendenza è evidente“, ha sottolineato Giorgia Meloni.

Agricoltori, lo scontro tra il governo Meloni e la Lega di Salvini

Lo scontro tra il governo e Salvini sugli agricoltori continua. Da un lato il Governo Meloni rimane prudente sulle concessioni poiché il timore è che si giunga ad una resa incondizionata, dall’altro il leader leghista continua a sostenere la protesta agricola e a chiedere a gran voce cambiamenti a favore del settore . “È necessario intervenire ancora più efficacemente sull’Irpef“, ha dichiarato oggi il ministro delle Infrastrutture durante una riunione con i dirigenti della Lega, quasi prendendo il posto di Lollobrigida, reale ministro dell’Agricoltura.

Le concessioni agli agricoltori italiani, però, potrebbero non portare alla conclusione delle proteste, come avvenuto nel resto d’Europa. Il governo si trova dunque di fronte ad un bivio. Gli agricoltori sono divisi e spesso faticano a trovare punti in comune su cui protestare e Meloni è preoccupata per l’impatto mediatico che le immagini dei trattori in giro per l’Italia portano con sé. Salvini invece sembra aver sposato la causa dei trattori e ieri ha deciso di incontrare una delegazione di agricoltori in Abruzzo per ascoltare le loro richieste.

La campagna elettorale per le Europee è iniziata e lo scontro tra Salvini e Meloni può diventare uno spartiacque per la corsa all’Europarlamento. Salvini è pronto ad attaccare e lo dimostra con la continua solidarietà mostrata agli agricoltori, mentre Meloni è costretta a valutare ogni mossa in attesa che la protesta si sgonfi e le telecamere si spostino su un nuovo problema.

Agricoltori, la pazienza a Sanremo sta finendo

Gli agricoltori sono giunti a Sanremo, portando con loro fieno, letame e anche la mucca Ercolina II, eppure nessuno li ha degnati di uno sguardo. Amadeus ha promesso ma non ha mantenuto. Tanta solidarietà dagli abitanti di Sanremo e dal sindaco Alberto Biancheri che ha definito la loro “una protesta genuina, che è giusto sia presente qui“. La Rai, invece, fa finta di nulla e prosegue con il Festival tra grandi successi, momenti imbarazzanti e ipotesi di pubblicità occulta.

Lo scandalo John Travolta non ci voleva proprio. Il Festival scorreva tranquillo e i riflettori erano puntati sulla protesta agricola, finché il divo di Hollywood non si è presentato sul palco con le scarpe targate U-Power e la faccia di chi preferirebbe essere morto piuttosto che stare su quel palco.

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John Travolta sul palco dell’Ariston

Insomma, gli agricoltori giunti a Sanremo sono stati sfortunati, ma ora hanno deciso di insorgere perché le passeggiate sul Green carpet del Festival non sono più abbastanza e la soluzione della Rai di far leggere un comunicato ad Amadeus non soddisfa proprio nessuno. Nel frattempo la delegazione di Riscatto operaio che si trova nella Capitale ha preso una decisione sui prossimi passi da compiere: questa sera circa 400 trattori sfileranno sul GRA, occupando una corsia ma lasciando libere le restanti carreggiate.

Agricoltori: “Sanremo ci ha presi in giro

Se non ci faranno salire sul palco cambieremo programma, sabato tutti i trattori di Liguria, Lombardia e Piemonte saranno convogliati in Riviera“, ha dichiarato Raffaele Cavaliere, portavoce di Riscatto Agricolo. I 275 chilometri percorsi con i trattori si sono fatti sentire sia sui mezzi che sugli agricoltori, così la decisione della Rai di non lasciare loro spazio sul palco ora infiamma la protesta.

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Gli agricoltori proseguono con le proteste

La Rai deve incontrarci” spiega Filippo Goglia, uno degli organizzatori della protesta, “Faremo sentire la nostra voce sotto il Teatro dell’Ariston con la speranza che Amadeus e Fiorello confermino tutto quello che hanno detto finora“. Nessun dirigente Rai è sceso in strada per incontrare gli agricoltori che sono giunti con 20 trattori a Sanremo. Fabrizio Pitzalis, allevatore Cagliaritano giunto fino alla città Ligure per partecipare alla protesta di Riscatto operaio continua a nutrire le speranze: “Il comunicato per questa sera non è ancora stato preparato, puntiamo alla nostra presenza“.

Tra gli agricoltori, però, inizia a crescere lo scontento e aumentano le divergenze. Lo dimostrano le parole di Andrea Papa, presente tra gli agricoltori giunti nella Capitale: “Non vogliamo salire sul palco, è qualcosa che abbiamo sempre sottolineato. Sarebbe meglio se dall’Ariston ci fosse un collegamento con noi nelle piazze“. Insomma, le idee sono confuse e a pagarne le conseguenze è la credibilità della protesta.

A Roma una sfilata di 400 trattori sul GRA

Gli agricoltori sul suolo di Roma continuano a cambiare idea sul progresso delle proteste. Nessun disagio o blocco, solo una protesta pacifica. Ma dove? Per ora i trattori sono bloccati nei pressi di Via Nomentana con l’intenzione di spostarsi. Fino ad oggi le possibilità in campo erano molteplici. Sfilate davanti ai monumenti principali della città, Code di trattori sul Grande Raccordo Anulare, sit-in in piazza San Giovanni.

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Gli agricoltori sono pronti a sfilare sul GRA di Roma

Tutte idee che per ora non hanno visto la loro realizzazione. Solo ieri sera la conferma da parte degli organizzatori che la protesta in piazza San Giovanni è stata annullata, per evitare di “incrinare il grande appoggio fin qui ottenuto da tutti i cittadini italiani“. Intanto nuovi trattori giungono nella Capitale, tra cui ieri 70 mezzi arrivati attraverso la via Salaria. Oggi una nuova conferma sull’organizzazione della manifestazione: “E’ definitivo. Stasera sfileremo sul GRA di Roma. Ancora dobbiamo stabilire alcuni dettagli ma comunque sarà tra le 21 e le 22“.

Ad annunciare la nuova mobilitazione, Roberto Rosati di Riscatto Agricolo, che ha voluto ringraziare “il prefetto e il questore di Roma per la collaborazione. Perché noi siamo per la proposta e non per la protesta e devo dire che siamo stati capiti“. Christian Iannelli, portavoce degli agricoltori in protesta, ha confermato la notizia: “Un giro completo del GRA? È quello che avevamo chiesto. I trattori presenti saranno molti“.

Si vocifera della presenza di oltre 400 trattori che però non bloccheranno la viabilità del Grande Raccordo Anulare ma sfileranno simbolicamente su una delle carreggiate. Non si esclude che la manifestazione possa essere nuovamente annullata, ma forse questa potrebbe essere la volta buona.

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