Sanremo, il monologo della mamma di Giò Giò Cutolo: autentico inno contro la violenza

Semplicità, dolore e coraggio. Da tanto non si sentivano parole così vere e potenti sul palco dell'Ariston provenire da una persona comune per la gente comune: "Oggi suoni su questo palco, amore mio”

Lucrezia Caminiti
5 Min di lettura

Ieri ha avuto inizio la 74esima edizione del Festival di Sanremo e una delle protagoniste indiscusse di questa prima serata è stata Daniela Di Maggio, la mamma di Giovanni Cutolo, il giovane musicista dell’Orchestra Scarlatti Young ucciso lo scorso 31 agosto a Napoli. Non è un caso che, durante il suo discorso il programma ha registrato un picco di ascolti di 16 milioni 786mila spettatori alle 22.09, proprio nel momento in cui la donna ha iniziato a parlare con la voce rotta dall’emozione. Daniela ha letto e divulgato un messaggio potentissimo con una semplicità e una genuinità che ha scosso tutta l’Italia, da troppo tempo addormentata e insensibile nei confronti della notizie di cronaca, della violenza e del potente significato che si cela dietro ad una semplice ma straordinaria mamma.

Sanremo, il discorso di Daniela Di Maggio, la mamma di Giò Giò

Figlio mio, amore di mamma, ti ricordi quando l’anno scorso dovevi suonare nell’orchestra sinfonica di Sanremo e io ti chiesi di venire con te? Tu mi rispondesti: ‘Mamma ma sei impazzita? Il bamboccio con la mammina al seguito anche mai’. Ma io ero incuriosita, volevo vedere Sanremo, mi dicevi che era bellissima, ‘sai ma, sembra una piccola bomboniera’, e che sarebbe stata l’unica città in cui ti saresti trasferito. E poi, tesoro, ti ricordi quando guardavi in tv il tuo amato maestro di corno Luca, suonare proprio qui al Festival di Sanremo? Lo guardavi con ammirazione e orgoglio. Io ti dicevo ‘Giò Giò, un giorno suonerai anche tu su quel palco. Amore mio quel giorno è arrivato. Sai perchè? Perché sei bello dentro e fuori, hai un modo aristocratico di stare al mondo, pratichi la gentilezza e generi bellezza intorno a te. Al contrario di chi ti ha strappato barbaramente alla vita e proprio perché l’amore è il contrario della morte tu stasera vivi attraverso la musica che amavi e che ti farà essere eterno e poi perché stasera tutta Italia sta ascoltando le note e il talento del Maestro Giovan Battista Cutolo. Ciao Giò Giò, ti amiamo tutti. Mammarella tua non ti dimenticherà mai, ciao amore mi”.

Sanremo, il coraggio di una madre che sopravvive a suo figlio

Un grande palco e una grande emozione, una donna che è riuscita ad essere più grande del Festival di Sanremo stesso perché è una persona comune, che nonostante la sua tragedia si sveglia la mattina, fa la spesa, va al lavoro, torna e casa e così un giorno dopo l’altro. Una parentesi necessaria e vera che ha commosso milioni di persone. Basta monologhi fatti da personaggi pubblici che ormai da tempo hanno perso la capacità di far arrivare un messaggio al pubblico e farlo riflettere.

Star vuote, sterili, noiose che di memorabile hanno solo il nome e o le gaffe si fanno da parte. Finalmente Amadeus ha deciso di portare sul palco di Sanremo un monologo vero, come non ne sentivamo da tempo, una mamma che si mette a nudo e condivide con mille altre donne come lei il dolore della perdita. Lo fa per Giò Giò, lo fa per tutte le donne che hanno perso il cuore non appena quello del figlio ha smesso di battere a causa della violenza, dell’ingiustizia che dilaga nelle strade.

La spettacolarizzazione scompare e lascia spazio alla verità, all’autenticità e al sentire. Il popolo che ormai non sente più, né con il cuore, né con le orecchie, si è commosso e l’atto di coraggio di Daniela, quello di continuare a vivere per il figlio, ha fatto più rumore di tanti altri cantanti e monologhi portati mai sul palco dell’Ariston.

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