Il coraggio di Ghali a Sanremo, la denuncia sociale con ‘Casa mia’

Con Casa mia, Ghali debutta per la prima volta al teatro Ariston per il Festival di Sanremo. La canzone è incentrata sul dialogo tra lo stresso Ghali e un extraterrestre che atterra sul pianeta Terra e chiede conto di ciò che vede

Giulia Fuselli
4 Min di lettura

La strada non porta a casa. Se la tua casa non sai qual è” è una strofa della nuova canzone di Ghali, Casa mia, presentata alla 74esima edizione del Festival di Sanremo. Icona di stile, talentuoso e originale, amato dagli italiani, l’artista ha debuttato per la prima volta al teatro dell’Ariston con un brano che si scosta completamente dalle sue canzoni più conosciute come ‘Cara Italia’ o ‘Good times’ sorprendendo il pubblico ancora una volta.

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Il rapper classe ’93

Da Ghali non ci si poteva che aspettare un brano che spacca. Il beat culla un testo che fa da denuncia sociale. La sua canzone arriva diretta alle nuove generazioni e non solo, creando un sentiment immediato a chi lo ascolta. Con ‘Casa mia’ il rapper classe ’93 torna sulle scene dopo un lungo viaggio a Los Angeles, Giappone, Turchia, Tunisia, Egitto e Marocco, per fare il pieno di energia creativa da mettere poi nelle sue canzoni.

‘Casa mia o casa tua, che differenza c’è?’: il significato dietro la canzone di Ghali

Come spiegato dallo stesso artista il testo del brano presentato a Sanremo è un dialogo tra lo stresso Ghali e un extraterrestre che atterra sul pianeta Terra e chiede conto di ciò che vede: “Ma che ci fai da queste parti. Quanto resti e quando parti”. Nella canzone, l’artista presenta ciò che vede di bello: “Il prato è verde, più verde, più verde. Sempre più verde. Il cielo è blu, blu, blu. Molto più blu“, ma anche tutte le contraddizioni della vita.

Siamo tutti zombie col telefono in mano” e “Benvenuti nel Truman show” riflettono sul tema della tecnologia e del suo utilizzo, che rende schiave le persone. Una denuncia sociale in piena regola che emerge attraverso le strofe del rapper.

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L’alieno presente a Sanremo

Il coraggio di Ghali è quella di essere un volto simbolico di determinate idee e posizioni. Con la sua partecipazione a Sanremo l’artista vuole ancora più chiara la sua posizione nella cultura mainstream italiana. In Italia ci sono pochi rapper come lui e la sua forza sta proprio in questa sua coerenza del tutto naturale, capace di trasmettere un messaggio preciso al pubblico.

Di alzare un polverone non mi va. Ma, come fate a dire che qui è tutto normale. Per tracciare un confine. Con linee immaginarie bombardate un ospedale. Per un pezzo di terra o per un pezzo di pane. Non c’è mai pace” è una delle strofe più potenti con il chiaro riferimento alla guerra a Gaza.

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Il significato di ‘Casa mia’ di Ghali porta anche un messaggio di uguaglianza: “Casa mia. Casa tua. Che differenza c’è? Non c’è. Ma qual è casa mia. Ma qual è casa tua. Dal cielo è uguale, giuro” sottolineando non esistano differenze di alcun tipo tra un uomo e l’altro.

La sensibilità di Ghali è disarmante: con questo testo ha messo in luce dinamiche della società moderna che riflettono come l’uomo debba farsi un’esame di coscienza per capire cosa stia sbagliando. Cantare una canzone così forte al teatro dell’Ariston non può che essere ascoltata. Ghali vuole generare una reazione, e ci sta riuscendo.

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