Il limite di velocità porta benefici alla mortalità, all’ambiente e ai costi

I limiti a 30 all'ora salvano vite ma è diventato politico il dibattito in cui si esprimono tutte le parti in causa; tuttavia i numeri parlano chiaro: benefici in termini sociali economici e ambientali

Redazione
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Fortemente dibattuta la possibilità di introdurre il limite di velocità a 30 km/h in altre città italiane, che seguirebbero l’esempio di Bologna, dove dal 16 gennaio 2024 è in vigore questo provvedimento. Bologna è la prima città italiana ad adottare questi limiti, ma segue un trend già avviato dalle capitali nordeuropee dagli anni ’90. L’impatto positivo delle città a 30 all’ora ha risvolti sociali economici e ambientali.

Limite di velocità, l’opposizione della Lega

Ai lati delle barricate ci sono coloro che difendono il provvedimento esaltandone gli effetti positivi in termini di ordine e sicurezza, mentre dall’altra coloro che vedono nel decreto un enorme danno alla viabilità e agli automobilisti stessi. Dalla parte di questi ultimi si è schierato il leader della Lega Matteo Salvini che aveva definito il provvedimento “poco ragionevole“: tra le motivazioni quella che, all’effettivo, la sicurezza sarebbe stata illusoria perché le limitazioni disattese.

Il Ministro delle Infrastrutture aveva infatti emesso una direttiva in cui faceva un passo indietro sull’introduzione dei 30 all’ora, limitandolo ad alcuni casi: alle zona ad alta concentrazione di persone, ai tratti senza marciapiedi o senza semafori, alle zone vicino agli ospedali, ai parchi, alle scuole. Insomma, una lista di casistiche chiara ma allo stesso tempo contraddittoria nei confronti del provvedimento, che ha generato confusione e diviso i sindaci tra chi è favorevole e chi contrario.

Limiti a 30, parlano i numeri

Il limite di velocità a 30 all’ora può salvare vite e ce lo dimostrano i numerosi studi condotti sul tema che lasciano parlare i numeri. Un’analisi molto specifica della questione è quella portata a termine dall’ing. Salvatore Golfo dell’Università di Palermo secondo cui impattare un veicolo frontalmente, che percorre la strada a 30 km/h riduce il rischio di mortalità dal 90% allo 0,5%, rispetto ad un impatto con un veicolo che va a 50 km/h. Un calo enormemente significativo.

Limiti alla viabilità
Limite di velocità

A proposito di numeri i dati Istat delle morti cittadine causate da incidenti stradali registrano 200mila feriti e 2.875 vittime nel 2021. Sono oltre 170 i pedoni investiti nel 2023, più di uno al giorno. Questi le morti causate da eccesso di velocità, guida distratta e mancata precedenza ai pedoni sulle strisce.

Limiti di velocità, impatti su più fronti

In termini ambientali, uno studio condotto a Berlino da un simulatore reale di test su strada sostiene che il limite a 30 km/h rispetto a quello a 50 permette una riduzione del 40% delle emissioni di ossidi di azoto e del 10& di polveri sottili. In generale è minore il consumo di carburante perché ridotto del 12%.

Le morti stradali hanno anche un costo sociale e secondo il Ministero dei trasporti del Regno Unito, in cui il limite a 20 miglia è stato introdotto in alcune zone di Londra dal 1991, è in media 103mila euro a incidente.

A sostenere la lentezza urbana sono state anche le Nazioni Unite nella campagna “Love 30” lanciata nel maggio 2021 per sensibilizzare i governi a introdurre il limite dei 30 km/h in tutte le città del mondo. Un invito cui è seguita una risoluzione del Parlamento europeo con lo scopo di ridurre la velocità nelle zone residenziali, laddove la presenza di pedoni e ciclisti è più alta.

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