“Zio Giacomo stasera è andato in cielo” ha fatto sapere ieri sera il nipote ed ex direttore Rai, Massimo Liofredi che, a nome della famiglia, ha ricordato le grandi gesta del parente: terzo giocatore con più presenze nella prima squadra, in totale ha disputato 386 partite, dopo Francesco Totti e Daniele De Rossi. Giacomo Losi, storico capitano della squadra giallorossa, si è spento a 88 anni, lasciando la moglie Luciana Renzi e il figlio Roberto e i nipoti.
La vita di Giacomo Losi
Nato a Soncino in provincia di Cremona nel 1935, Losi esordì come calciatore all’età di 14 anni nel ruolo di mezz’ala della locale squadra del Soncino. Nel 1951 la Cremonese lo acquistò per 500.000 lire. Giocò due stagioni con i Grigiorossi, conquistò la Serie C e, soprattutto, si distinse come terzino, tanto che nel 1953 fu acquistato dalla Roma per 8 milioni di lire. Il 20 marzo 1955 esordisce in Serie A nella partita contro l’Inter. Dal 1955-1956 divenne titolare della squadra fino al termine della sua carriera. Giocò nella Roma fino al 1969, collezionando un totale di 386 presenze, di cui 299 da capitano, e non subì mai alcun provvedimento disciplinare, ad esclusione di un ammonimento nell’ultima partita.
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Nella stagione 1968-1969, con l’arrivo di Helenio Herrera finì in panchina e fu messo in disparte dopo le prime 8 giornate di gioco. Per questo motivo lasciò la squadra Giallorossa a fine stagione, per poi concludere la sua carriera con un ultimo anno da calciatore nella Roma del Tevere, in Serie D. Con la Roma ha vinto due Coppe Italia (nel 1963-1964 e nel 1968-1969), e la Coppa delle Fiere nel 1960-1961. In campionato il miglior piazzamento è stato il secondo posto nel 1954-1955.
Il 20 settembre 2012 è diventato uno dei primi 11 giocatori inseriti nella Hall of Fame ufficiale della Roma. Losi ha rappresentato anche la nazionale per 11 volte, facendo il suo debutto il 13 marzo del 1960 nell’amichevole persa 3-1 contro la Spagna a Barcellona.
Giacomo Losi allenatore
Tra 1970 – 1971 è stato tecnico in Serie D per la Tevere Roma. È stato poi allenatore ad Avellino, Turris, Lecce Salernitana, Alessandria, Bari (con cui ottenne una promozione in Serie B nel 1976-1977), Banco di Roma, Piacenza, Casarano, Nocerina e Juve Stabia. A Roma è stato a lungo responsabile della scuola calcio Nuova Valle Aurelia (nel quartiere di Valle Aurelia) e ha allenato anche la nazionale Attori.
L’addio della Roma
Il club Giallorosso, dopo aver appreso della notizia ha voluto scrivere un messaggio di cordoglio per lo storico capito Lois: “Ci hai sempre amato, ti abbiamo sempre amato. Ciao Capitano, sarai nel nostro cuore per sempre“. Una notizia, quella della morte de “Core de Roma” che ha reso ancor più triste il popolo romanista dopo la recente morte di Gianni Scuotti, storico custode di Trigoria.
Il sindaco Gualtieri: “Persona di grande cuore”
“Un grande dispiacere la notizia della scomparsa di Giacomo Losi, uno degli storici capitani della Roma, calciatore molto amato dai tifosi, persona di grande cuore e umanità. Un grande abbraccio alla sua famiglia e ai suoi cari. Roma non lo dimenticherà”, ha scritto Roberto Gualtieri, primo cittadino di Roma.
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