Cile, incendio del Valparaiso, si contano 112 vittime – VIDEO

Attualmente si contano 112 vittime dell'incendio fuori controllo che sta devastando la zona centrale di Valparaiso, una numero impressionante, che potrebbe continuare ad aumentare nelle prossime ore, mentre aumenta anche quello delle abitazioni distrutte e delle persone rimaste senza casa

Redazione
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Già sabato il Presidente cileno Gabriel Boric aveva predetto che il numero delle vittime dell’incendio sarebbe aumentato rapidamente, e infatti, l’ultimo bilancio ha portato a 112 il numero dei cittadini che ha perso la vita a causa delle fiamme, di cui solo 32 sono stati già identificati. Nel frattempo, si stima che il danneggiamento grave delle abitazioni nell’area lascerà almeno 40.000 persone senza casa, e i numeri sono destinati ad aumentare, dato che tre grandi incendi boschivi sono ancora attivi e continuano a divorare il territorio.

Papa Francesco, durante l’Angelus, ha chiesto ai fedeli di pregare per le vittime degli incendi del Cile. Macarena Ripamonti, sindaco di Vina del Mar, ha affermato che la regione del Valparaiso non ha mai affrontato una crisi di tale portata, definendo la situazione come: “Un disastro senza precedenti“. La località balenare, a nord di Valparaiso, è stata particolarmente funestata dalla tragedia, soprattutto a seguito di molteplici esplosioni di fabbriche, impianti chimici e un deposito di gas.

Nella notte tra venerdì e sabato, Boric, aveva annunciato lo stato di emergenza nazionale in risposta al devastante incendio boschivo che attualmente sta continuando a flagellare la zona centrale del paese. L’ondata di calore eccezionale e la siccità prolungata hanno fornito un terreno fertile per il rapido propagarsi delle fiamme, creando un’urgente situazione di emergenza che ha già causato evacuazioni di massa e la distruzione di numerose abitazioni.

Il terribile incendio di Valparaiso

Le cause dell’incendio

I Vigili del Fuoco sono all’opera per cercare di contenere le fiamme ma le forti raffiche di vento registrate, che raggiungono velocità fino a 50 chilometri orari, stanno continuando ad alimentare le fiamme complicando ulteriormente le operazioni di soccorso. 

Gli incendi hanno avuto inizio venerdì coinvolgendo rapidamente le zone circostanti alle città costiere di Viña del Mar e Valparaíso, situate a circa 120 chilometri a ovest della capitale Santiago. Decine di case sono state inghiottite dalle fiamme, mentre le autorità hanno dovuto organizzare evacuazioni di emergenza per proteggere la vita dei residenti.

Il Cile, attualmente nel pieno dell’estate nell’emisfero australe, sta fronteggiando questa emergenza climatica causata non solo da un’intensa ondata di calore, ma anche dal fenomeno climatico El Niño che inverte le correnti d’aria per alcuni mesi l’anno. Quest’ultimo contribuisce all’aumento delle temperature medie globali, creando condizioni climatiche avverse che amplificano il pericolo di incendi.

Istituito lo stato di emergenza

Le squadre di vigili del fuoco sono mobilitate da giorni, ma la vastità degli incendi e le avverse condizioni climatiche stanno rendendo estremamente difficile il loro lavoro. Dato il rapido propagarsi delle fiamme il governo ha dichiarato lo stato di emergenza nelle province di Valparaíso e Marga Marga.

La ministra dell’Interno ha affermato che, al momento, non c’è certezza sulla quantità esatta di morti causate dagli incendi, ma si prevede di ottenere un bilancio più preciso dopo la riunione del Comitato di gestione del rischio di disastri. Nel tentativo di facilitare le operazioni di soccorso e il lavoro delle squadre di emergenza, è stato istituito un coprifuoco mattutino in alcune località.

Questo non è il primo episodio di incendi devastanti in Cile. A febbraio dell’anno scorso, il paese fu colpito da estesi roghi che portarono alla distruzione di oltre 270mila ettari di territorio e la morte di 26 persone

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