Firenze, molotov al consolato Usa: fermato 20enne di origine palestinese

È stato individuato l'autore dell'attentato al consolato Usa di Firenze. Si tratta di un 20enne italiano figlio di genitori palestinesi residenti in Italia da tempo

Redazione
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È stato individuato l’autore dell’attentato al consolato Usa di Firenze. Si tratta di un 20enne italiano figlio di genitori palestinesi residenti in Italia da tempo. Nella casa del giovane gli investigatori diretti dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura del capoluogo toscano avrebbero trovato diversi riscontri, tra cui gli indumenti che il ragazzo avrebbe indossato la notte in cui sono state lanciate le due bottiglie molotov nelle vicinanze del consolato americano.

Firenze: cosa è successo

Il video di quella notte è apparso sul canale Telegram “The whole world is Hamas”. Il filmato è al vaglio delle forze dell’ordine e la tensione si taglia con un coltello. I magistrati della Dda di Firenze hanno aperto un fascicolo per atto di terrorismo con ordigni e detenzione di esplosivo. L’attacco è avvenuto nella notte tra il 31 gennaio e il 1°febbraio e il 2 è arrivata una precisazione: “Non siamo Hamas. Siamo ‘con’ Hamas e con tutti i combattenti della Resistenza contro l’occupazione terroristica sionista. Da questo momento in avanti per ognuna delle prossime 49 operazioni pubblicheremo un video“.

Solo come avvertimento. Se l’Italia e l’Europa continueranno a sostenere i crimini di Israele e Usa inizieremo con la prima vera operazione. Sappiate che oltre la metà degli obiettivi non sono israeliani o americani” ha poi aggiunto.

Firenze: le indagini

Gli investigatori sono coordinati dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli e Lorenzo Gestri, magistrati della Dda fiorentina. Questi devono accertare l’attendibilità dei video e della voce metallica registrata. “È una situazione seria che non stiamo sottovalutando. Abbiamo avviato da subito tutti gli accertamenti. Ho informato i colleghi di Eurojust che dispone di un registro giudiziario antiterrorismo e con loro lo scambio di informazione avviene in tempo reale. Una situazione da leggere valutando tutto lo scenario internazionale” ha riferito il procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia.

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